SIPARIO, L'ULTIMA AVVENTURA DI POIROT, Agatha Christie

SIPARIO, L'ULTIMA AVVENTURA DI POIROT

Autrice: Agatha Christie
Data di edizione: 1975
Genere: romanzo giallo



SPOILER

Cala il sipario su Poirot

La nostalgia in fondo non è che quella amara consapevolezza che tutto scorra via lentamente e che talvolta ciò che abbiamo amato non ritorni mai più.
Mi piace pensare che Agatha Christie, ormai giunta al termine della sua esistenza, sia stata scossa da un profondo sentimento di nostalgia(e di insofferenza ormai per quel suo personaggio così bizzarro e a volte petulante) e abbia deciso di porre fine alla sua vita letteraria proprio nel luogo dove lui è nato, Styles Court.
E’ come un cerchio che si chiude, un ritorno alle origini.
Hastings, ormai invecchiato e rimasto da poco vedovo, si ritrova a Styles Court, su invito del suo caro amico Poirot e dove sua figlia Judith lavora come assistente personale del dottor Franklin.
Una volta giunto a destinazione, ecco riaffiorare in lui come un fiume in piena i ricordi risalenti a quasi vent’anni prima, al famoso caso Styles, quando la signora Inglethorp venne avvelenata dal marito, un uomo senza scrupoli, coadiuvato dalla sua sorellastra-amante.
Ora Styles non è più un abitazione privata, ma è stata trasformata in una sorta di mezza-pensione.
L’incontro con Poirot sarà sconvolgente per lui, l’uomo che un tempo aveva ammirato per la sua meticolosità, per la sua intelligenza, per la sua astuzia è ormai diventato un povero vecchio al quale non rimangono che pochi mesi di vita.
Poirot lo ha convocato per rivivere con lui i vecchi tempi, ma in realtà l’intento è un altro, quello di scoprire l’identità del fantomatico X, un assassino che si nasconde tra gli ospiti della pensione.
Come ai vecchi tempi i due si ritroveranno a lavorare insieme nel tentativo di smascherare l’assassino, Poirot con la sua sagacia e il suo intuito, Hastings con la sua passionalità, ingenuità e il suo buon cuore.
Anche questa volta le cose andranno a buon fine, l’identità del temibile assassino verrà alla luce, ma a un caro, carissimo prezzo…
Da estimatrice di Poirot devo ammettere, seppur a malincuore, che non potevo davvero richiedere un’uscita di scena migliore per il simpatico ometto belga, una storia ricca di mistero e di enigmi, ambientato nella cupa e affascinante Styles-Court, la mia ambientazione preferita tra tutte quelle scelte da Agatha nei suoi libri, una Styles-Court sulla quale aleggia un’ombra di morte, un’ombra di “spettralità” che sembra pervadere anche coloro che vi dimorano.
Un senso di nostalgia pervade ogni pagina(vedere Poirot ormai alla fine della sua esistenza è un colpo al cuore), la storia è molto ben costruita, i personaggi sono interessanti e complessi, ma la scena è tutta per lui(anche se il vero protagonista questa volta è Hastings), quell’uomo ormai allo stremo delle sue forze che lotta contro il tempo e contro la morte che incombe per poter risolvere l’ultimo caso della sua vita, per poter assicurare, per l’ultima volta, un assassino alla giustizia.
Il finale per chi ama il personaggio di Poirot è estremamente doloroso, forse nel suo eccesso di insofferenza nei confronti del suo personaggio Agatha lo trasforma in un assassino, lui sempre così onesto, sempre così retto, lui che ha sempre considerato la vita umana, anche quella del più aberrante assassino, degna di rispetto, si metterà sullo stesso piano uccidendo il colpevole, il signor X.
Un finale che lascia sconcertati, ma soprattutto che lascia dentro un profondo senso di tristezza e di amarezza che ti colpisce al cuore(non nego di aver versato delle lacrime all’ultimo incontro tra Hastings e Poirot).
Un romanzo di gran valore, una stilettata al cuore per chi, come me, ama il personaggio di Poirot.
Una lettura che consiglio a tutti gli amanti della giallista più amata di tutti i tempi e per il suo personaggio più amato e discusso.

Voto: 7.5