STELLA MERAVIGLIOSA, Yukio Mishima

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view post Posted on 14/3/2012, 18:38
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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STELLA MERAVIGLIOSA

Autore: Yukio Mishima
Data di edizione: 1962
Genere: Fantascientifico


stella

“«Gli esseri umani sono sempre mossi da sentimenti oscillanti e ne rimangono spesso delusi e depressi. Ma noi non siamo esseri umani. Non dimentichiamolo mai».”

6-9 Agosto 1945, il mondo viene sconvolto da una catastrofe provocata dall’inciviltà e crudeltà dell’essere umano, lo sgancio della bomba atomica sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki.
Questo fatto sconvolse un intero assetto mondiale, distrusse completamente una nazione, il Giappone, sancì la fine di una guerra mondiale, ma soprattutto diede vita a una pericolosa era atomica, nella quale , purtroppo, ancor oggi viviamo.
Sappiamo tutti come lo sgancio della bomba atomica da parte degli Americani sia stato solo un fattore politico e non perché si voleva porre fine a un conflitto che era già terminato da mesi(il Giappone con la sconfitta a Iwo Jima si era quasi definitivamente arreso), una furba manovra atta solo a spaventare i Russi, possessori anche loro della pericolosa arma atomica.
E questo evento segnò anche quella che venne definita “Guerra Fredda”, che si protrasse dall’immediato dopoguerra(dal discorso di Churchill sulla “cortina di ferro” del 1946 e dall’attuazione del cosiddetto “piano Marshall” del 1947) fino al 1985, quando l’allora presidente russo Michail Gorbaciov aprì un dialogo con l’allora presidente americano Ronald Reagan.
Da questo importante fatto storico-culturale prende spunto questo romanzo di Mishima, era il 1962 quando lo scrisse, si stava vivendo in pieno la cosiddetta Guerra Fredda e il pericolo di un incombente guerra nucleare pendeva sulle teste dell’intera popolazione mondiale.
Su questo non ho nulla da dire, se Mishima avesse continuato su questa strada sicuramente ne sarebbe venuto fuori un romanzo più che interessante, ma non so cosa sia successo nella mente del controverso scrittore(o almeno non sono riuscita io a capirlo) che ha deciso, tutt’a un tratto, di cambiare completamente strada e di trasformare quello che finora era un romanzo storico-culturale in un romanzo di pura fantascienza.
Torno un attimo indietro...il presidente russo ha deciso di sperimentare l’uso d ella bomba atomica e la popolazione, in particolar modo quella nipponica, memore di ciò che è successo in passato, vive giorni di puro terrore e angoscia al pensiero di un’imminente catastrofe.
E a chi ci possiamo rivolgere noi poveri esseri umani, secondo la mentalità nipponica, quando abbiamo bisogno di aiuto per salvare il nostro pianeta da una minaccia esterna? I cartoni animati insegnano, agli extraterrestri(basti pensare a Goldrake, tanto per citarne una a caso).
Ecco che in soccorso di noi poveri terrestri minacciati dal pericolo atomico arriva una famiglia proveniente da Marte(i due uomini…e anche qui ho un senso di déjà-vu) e da Venere(le due donne…che originalità, eh?) che si adopererà in ogni modo nel tentativo di salvare la Terra dalla terribile insidia che la minaccia.
A questo si intrecciano ovviamente varie storie, quella del capofamiglia che non riesce ad ambientarsi sulla Terra, al figlio che allaccerà relazioni più o meno durature con le ragazze terrestri(per la serie “le ragazze della terra sono facili” per parafrasare il noto film di Julien Temple), alla gravidanza della figlia, che seppur vergine rimarrà incinta guardando i dischi volanti con il ragazzo e, appunto, dischi volanti color albicocca che appaiono e scompaiono senza alcuna ragione durante la narrazione.
Un libro che poteva essere davvero interessante, che poteva in qualche modo dare la sua personale interpretazione a uno dei drammi che hanno maggiormente sconvolto l’umanità e fare così un interessante analisi sul genere umano, ma Mishima ha deciso di cambiare strada in corsa e trasformarlo così in un romanzo simil-fantascientifico piuttosto noioso(la parte finale è davvero difficile da digerire), grottesco, senza alcun senso logico, verboso e prolisso con personaggi odiosi e stereotipati.
Tra tutti i romanzi di Mishima che ho avuto modo di leggere è senza alcun dubbio il peggiore, un testo scritto con la solita eleganza e raffinatezza(e questo gli vale la seconda stella) ma troppo noioso e troppo raffazzonato in alcuni punti.
Poteva davvero venir fuori qualcosa di interessante viste le premesse, peccato si sia voluto rovinare tutto in questo modo, un peccato veramente.

Voto:5
 
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