LA MORTE AVRA' I SUOI OCCHI, Arthur A. Seidelman

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view post Posted on 23/5/2012, 00:16
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Sapiente Malizioso
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"La morte avrà i suoi occhi" ("The caller", USA, 1987) di Arthur Allan Seidelman
Malcolm McDowell (the caller), Madolyn Smith Osborne (la ragazza)



Una donna fa la spesa in un supermarket, carica sulla sua jeep una scatola, che pare perdere del liquido rossastro, e fa benzina a un distributore completamente deserto. Poco dopo, dentro una casa che sorge in mezzo a un folto bosco, vediamo la medesima donna intenta in diverse occupazioni: si prepara per una cena, fa una telefonata alla figlia (Alison) e resta in attesa di qualcosa o qualcuno... All'esterno scoppia un temporale e si vede qualcuno che pare spiare attraverso le finestre; all'improvviso si sente bussare alla porta; la donna apre, ma non è la persona che attendeva bensì uno sconosciuto che dice di aver forato a diverse miglia di distanza e abbisogna di un telefono per chiamare un meccanico (tale Al) che venga a prendere lui e a recuperare la sua macchina. La donna, dopo un attimo di titubanza, lo fa entrare; da quel momento inizierà un'inusuale e incomprensibile (per chi guarda) confronto verbale tra i due.
SPOILER (vietatissimo leggere per chi non l'ha visto, si rovinerebbe la sorpresa)
Ognuno accusa l'altro di qualcosa, con pesanti insinuazioni (lei dice che aspettava proprio lui e che potrebbe ucciderlo), sospetti (lui afferma che lei avrebbe eliminato marito e figlia); poi lo sconosciuto visitatore sparisce senza che il presunto spasimante della donna sia ancora giunto. Le schermaglie continuano il giorno dopo: lo sconosciuto rischia di investire la donna che poi acconsente ad un folle giro in macchina. In serata il misterioso visitatore si presenta nuovamente al cottage e ricomincia la sfida con la donna; ella nota incongruenze sempre più evidenti in quel che le viene riferito e lui non sa come rispondere a queste osservazioni (sembra sapere troppe cose senza che lei gliene abbia mai parlato); lei pare in preda a delirio di onnipotenza, tenta di concedersi all'uomo che, inspiegabilmente, la rifiuta. Lui s'allontana, ma un fulmine provoca un incendio nella casa. La donna è in pericolo e il visitatore, tornato sui suoi passi, la salva da morte certa.
Il rapporto tra i due è tutto fuorchè chiaro, non si capisce bene chi sia la vittima e chi il carnefice. Sembra che la donna debba raggiungere un "punteggio" adeguato; ma per fare cosa? Nella scena finale tutto si chiarisce: alcuni robot ("migliaia" secondo quanto lo sconosciuto dice alla donna) hanno preso il possesso della zona e stanno conducendo esperimenti sugli umani, perciò i due protagonisti si stanno cimentando in un gioco/esame; la donna deve raggiungere un certo punteggio per battere l'uomo (che non è altri se non un cinico robot) e ottenere il tempo necessario per scappare attraverso il bosco e raggiungere il posto dove altri robot tengono prigioniera la figlia! La donna riesce a distruggere il robot (tramite un cavo della corrente elettrica) e inizia a correre dentro al bosco, ma con un trucco le fanno sentire la voce della figlia che la sta chiamando, la donna esita e perde l'attimo; la "barriera di forza" s'è ricostituita e tra gli alberi compare un nuovo robot (identico a quello precedente), pronto per una nuova sfida e subito le assicura che non commetterà gli errori commessi dal modello antecedente..

Cosa dire di tutto ciò?? L'idea alla base è di buonissima, assolutamente sorprendente; mentre si guarda non si capisce bene quello che accade, ma non si sospetta assolutamente quel che giace sotto la cenere! La verità è davanti a ciascuno spettatore ma in una forma indiscernibile! Quindi parliamo di un un ottimo soggetto servito da una discreta sceneggiatura (di Michael Sloane). Ma le note dolenti ci sono eccome: pare un film di taglio televisivo, l'impianto di base è modesto, gli scenari poveri e il peso del plot è retto da due attori i quali sono gli unici presenti durante tutta la pellicola. La sfida tra i due è, infatti, il motivo centrale del film! Gli scambi sono interessanti, tengono discretamente desta l'attenzione; seguire le evoluzioni di Malcom McDowell è un piacere, ma il risultato può risultare a tratti noioso e di eccessiva lentezza, specie per il pubblico di oggi. La carenza di budget si fa sentire poichè non ci viene mostrato assolutamente nulla che non siano l'interno della casa, il bosco o un paio di automobili. Il grosso dev'esser stato speso per realizzare la mano bruciacchiata del robot nel finale; nemmeno il "campo di forza" è visibile. La spiegazione finale è sorprendente in rapporto al contesto in cui il film s'era collocato, ma non è soddisfacente nello spiegare "tutti" i perchè e i per come (com'è fatto il campo di forza, come s'è creata questa situazione, perchè i robot comandano, perchè fanno esprimenti, perchè dovrebbe esser data una possibilità a un umano che raggiunge un determinato punteggio, quanto è grande questo campo di forza, visto che in città non pare esserci nessun essere vivente, perchè la donna si stupisce quando non trova nessuno alla pompa se sa dell'esperimento, chi ha preparato la torta?). Girato in Italia. Nota di demerito per il fuorviante ed incomprensibile titolo italiano.

VOTO 6,5

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Edited by LordDunsany - 22/1/2014, 22:31
 
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view post Posted on 23/5/2012, 17:27
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Letto solo la trama e devo dire che mi ha incuriosita parecchio. :)

Me lo sto scaricando, presto avrete anche le mie impressioni. :)
 
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1 replies since 23/5/2012, 00:16   217 views
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