TRE METRI SOPRA IL CIELO, Federico Moccia

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 20/6/2012, 17:56
Avatar

Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Letterato Classico
Posts:
25,310
Location:
Civita Vetula

Status:


TRE METRI SOPRA IL CIELO

Autore: Federico Moccia
Anno di edizione: 1992
Genere: sentimentale


9788807840395g

“Io e te…3 MSC”

Penso che non esista città del nostro Bel Paese che non riporti, scritta su qualche muretto o panchina, questa ormai nota frase.
Dopo il fenomeno “Twilight”, è giunto per me il momento di inoltrarmi nell’altro fenomeno, quello dal sapore nostrano, quello che ha fatto sognare milioni di adolescenti e fatto guadagnare un bel po’ di soldini al suo autore, Federico Moccia.
Non lo dovevo fare, se dalle battaglie con “Twilight” ne ero uscita malconcia, questa volta ne esco con le ossa letteralmente frantumate(e con una gran voglia di prendere Moccia e di sputargli in faccia).
Questo libro è un orrore, un vero e proprio orrore allo stadio puro, sia dal punto di vista stilistico che dei contenuti.
Andiamo con ordine.
Stefano Mancini, il protagonista maschile della storia, è un ragazzo di buona famiglia, con un padre che ha un rinomato lavoro, una madre che adora, un fratello appena uscito dalla Bocconi, una vita scolastica più che buona.
Un bravo ragazzo, un giovanotto ammodo che, purtroppo per lui, un giorno incappa in un gruppo di teppistelli che gli fanno la festa.
Come reagisce il ragazzo a questa aggressione? Come ci insegnano i produttori di “Karate Kid” e il buon caro Bruce Lee con la sua famosa frase “Chi mena per primo mena due volte(se lo dici tu Bruce…), ossia cercando in tutti i modi di vendicarsi del terribile affronto e di restituire così il favore agli aggressori(il famoso detto “occhio per occhio, dente per dente”).
Ecco così che il ragazzotto tutto marche e sorrisi, dopo mesi di palestra(duecento euro al mese pagati ovviamente da mamma e papà che non si chiedono minimamente come mai questo ragazzo, così educato e di buone maniere, voglia per forza diventare un picchiatore alla Rocky) mi si trasforma da Fantozzi a Fabrizio Corona, tutto figo, tutto pieno di muscoli, tutto Marlon Brando(il suo abbigliamento solito consiste in un giubbotto di vera pelle e occhiali da sole rigorosamente Ray-Ban alla Tom Cruise in “Top Gun”) che, dopo aver reso pan per focaccia ai suoi aggressori, si è divertito così tanto da scegliere questo mestiere da svolgere per la sua intera esistenza.
Insieme ad alcuni amici di palestra(degli sbandati) ecco che assistiamo ogni giorno a risse violente, scazzottate furiose, furti di gioielli e di auto costose, rapimenti e vendette varie, il tutto sotto gli occhi del padre che non muove nemmeno un dito per riportare sulla retta via il figlio(invece di prenderlo a mazzate si cala le braghe, arrivando addirittura a promettergli di pagargli l’Università se lui avesse smesso di fare il teppistello …).
Dall’altra parte c’è Babi, la protagonista femminile della storia, una, come si dice in gergo romano, “pariolina”, bella, brava a scuola, diligente, con sani principi morali, che frequenta uno dei licei classici più prestigiosi di Roma in uno dei quartieri più prestigiosi della capitale, Fleming, che va a scuola tutte le mattine accompagnata da papà in Mercedes(‘azz…), che indossa solo capi firmati, che al suo diciottesimo compleanno il regalo più misero che ha ricevuto è un Rolex(ari ‘azz…).
Accanto a lei c’è la solita amica del cuore, Pallina(ma dei nomi normali no, eh?), tanto ricca quanto stupida e “coatta”.
E’ inevitabile, secondo Moccia, che in una città immensa come Roma, con più di due milioni di abitanti, i due s’incrocino e s’innamorino, dando vita a una delle storie d’amore più stupide, melensi, insulse e spaccacojones che siano mai state scritte.
Come annunciato sopra un orrore sotto tutti i punti di vista…analizziamoli un po’ questi punti partendo dai contenuti.

1) La storia d’amore(o pseudo-tale).

Secondo le intenzioni di Moccia doveva essere il punto focale della narrazione, per me invece rappresenta il punto debole, una storia d’amore che non è una storia d’amore ma una cottarella adolescenziale in piena regola tra quindicenni alle prime armi, una storiella di una superficialità allucinante(i due protagonisti, per tutta la narrazione, non fanno altro che prendersi, lasciarsi, riprendersi, ri-lasciarsi tra bacetti dolcettosi, pianti disperati, urla strazianti e isteriche, sms, mms, email e compagnia bella senza mai affrontare una conversazione che vada oltre le tre righe), un amore ridotto a un qualcosa di banale, quasi una sorta di costrizione che limita le capacità dell’altro.
A questo punto mi domando: dov’è l’affetto? dov’è la comprensione? dove sono la stima e l’affetto reciproco? dov’è la fiducia nell’altro? dov’è la voglia di capirsi, di confrontarsi, di discutere dei problemi e magari di risolverli insieme? Quello per me significa amare, non questo continuo tira e molla continuo e senza senso…Moccia dovrebbe imparare un po’ più dalla vita cosa significhi amare, è un consiglio che gli do questo.

2) I personaggi.

C’è da dire a sua discolpa che, con due simili protagonisti, cosa ci si poteva aspettare di più?
Lei è una ragazzina viziata, frivola, sempre vestita all’ultima moda, il cui unico interesse nella vita è apparire, lui è un delinquente di strada, che invece di pensare al suo futuro e affrontare la vita preferisce scappare, vivere di espedienti, di truffe, di ricatti, di raggiri di ogni tipo.
I due non hanno il minimo spessore psicologico, sono accomunati soltanto da una cosa, il fatto di appartenere all’alta borghesia.
C’è da aggiungere che anche gli adulti non ci fanno una gran bella figura, nel romanzo non si vede altro che un gran maneggio di soldi, ma alla fine non c’è nessuno che lavori, tranne il fratello di Step, Paolo, che ovviamente per questo motivo viene targato da Moccia come uno sfigato, un perdente, non come suo fratello picchiatore, nullafacente e figo, lui si che è un vincente…
Non parliamo poi degli amici di Step, branco di animali delinquenti dediti a furti, risse e corse di motociclette e con un quoziente intellettivo al di sotto dello zero…da simili personaggi cosa ci si poteva aspettare?

3) Messaggio che il romanzo vuole sottintendere

E’ il punto più dolente, quello che mi ha letteralmente mandato il sangue al cervello.
Cos’è la moralità per Moccia? Cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ecco qui i punti chiave del suo pensiero:

1)Per Moccia sei un vincente solo se sei ricco, se vesti Onyx, Armani, Gucci, Levis et similia, se hai dei genitori che hanno la possibilità di comprarti tutto ma poi loro di te se ne fregano perché devono andare a giocare a canasta o a burraco con i loro amici ricconi, se hai la possibilità di frequentare scuole private, locali di grido e compagnia bella(un po’ lo specchio di quello che pensa la maggior parte delle persone che popolano questa stupida, provinciale e modaiola società…il lavoro, la fatica, la voglia di raggiungere gli obiettivi con le proprie mani e i propri sforzi sono surclassati, è da sfigati, da poveracci).

2)Per Moccia le gare illegali in moto con tanto di impennata e ragazza legata dietro (la cosiddetta camomilla), la falsa testimonianza in tribunale(che di per sé è un reato), il massacrare di botte il prossimo solo perché ci gira così, il minacciare gli altri, il farli vivere nel terrore è da fighi, significa saper stare al mondo, saper vivere.

3)Per Moccia, come detto in precedenza, chi lavora è uno sfigato, nella vita non si deve fare nulla, ci si deve alzare a mezzogiorno, prendere la moto e andare a fare casino fino alle otto di mattina del giorno seguente e poi ricominciare, come un’eterna ruota che gira.

4)Per Moccia ricattare un parente ed estorcergli del denaro con violenza è da fighi.

5)Per Moccia tutti i punti qui sopra elencati sono da biasimare se colui che li ha assunti, poverino, ha subito un gravissimo trauma infantile(ossia aver visto trombare la madre con un altro)…tutto ciò è meraviglioso, sono senza parole, davvero.

Sotto il punto di vista stilistico il problema invece si risolve con un’unica domanda: ma come razzo scrive Moccia? Non per fare la parte della saputella snob, ma persino un tema di un bimbo di sei anni ha più profondità di questo libro.
Ortografia e sintassi grammaticale completamente sballati, concordanze verbali ancor più sballate, ha messo addirittura frasi in latino fuori di ogni logica grammaticale…penso che un professore di lettere non lo darebbe in mano a un editore nemmeno sotto tortura.

In conclusione una rassegna pubblicitaria di articoli di moda(mai viste tante marche elencante così tutte assieme), una mappa stradale di Roma(mai viste elencate bis tutte queste vie, tutti questi quartieri, tutti questi luoghi della movida romana tutti assieme), una sorta di apologia alla violenza, specialmente se gratuita(potrebbe essere un perfetto spot pubblicitario: “sei incazzato? Ti girano le scatole perché la tua ragazza ti ha lasciato? Ti girano perché hai litigato con il tuo capo? Ti va di sfogarti un po’? Il picchiatore Step è qui per te! Vieni con me e ci rifaremo di tutte le ingiustizie che siamo ogni giorno costretti a subire.”), tutto tranne quello che dice di essere, lo specchio perfetto del mondo adolescenziale dei nostri giorni(o perlomeno mi auguro che non sia così).

Ora, lungi da me il voler restaurare l’Inquisizione spagnola, ma senz’altro se avessi una figlia o un figlio adolescente che mi leggesse questa roba e mi si trasformasse in una novella Babi o in un novello Step, beh, lo riempirei di mazzate dalla mattina alla sera fino a che non rinsavisce.
Un testo assolutamente diseducativo e, lasciatemelo dire, anche pericoloso…spero che i giovani di oggi non si lascino influenzare dal mondo fasullo di 3MSC, lo spero vivamente per loro e per la nostra società, ma so che, purtroppo, la mia è solo una pura illusione.
Tenetevene lontano e soprattutto tenetegli lontano i vostri figli.



Voto: 3
 
Top
view post Posted on 21/6/2012, 02:23
Avatar

Sapiente Malizioso
oscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscaroscar

Group:
Admin
Posts:
17,223
Location:
Pianeta Tschai

Status:


L'ho letta tutta d'un fiato! Simo che coraggiosa che sei!! Comunque è interessantissima, complimenti! :D

Sicuramente hai frainteso, il comportamento di Step è carico apposta per rendere evidente al lettore quanto sia da biasimare! :D Di sicuro Moccia l'ha pensata così! :D
Comunque una cosa bella il romanzo ce l'ha, il soprannome di lei (Babi) è carinissimo ;) :D :)
 
Top
Maja ^-^
view post Posted on 22/6/2012, 07:35




:o: :o:
Credevo fosse una storiella d'amore smielata e sempliciotta per adolescenti... non pensavo potesse esserci nascosto tanto orrore!!!! Buono a sapersi, se tra quattro o cinque anni qualcuno oserà regalare un Moccia alla mia piccola... saprò cosa mettere nel camino ;)
 
Top
2 replies since 20/6/2012, 17:56   254 views
  Share