IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI, Jules Verne

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view post Posted on 2/7/2012, 18:02
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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IL GIRO DEL MONDO IN OTTANTA GIORNI

Autore: Jules Verne
Data di edizione: 1873
Genere: avventura




“In quel singolare paese, nel quale gli uomini sono, certo, all’altezza delle istituzioni, tutto si fa a quadratura perfetta: la città, le case e le sciocchezze”.


I libri di Jules Verne mi hanno accompagnata sin da bambina.
Quanti ne ho letti? Diversi, ma soltanto tre hanno un posto particolare nel mio cuore, “Ventimila leghe sotto i mari”, “L’isola misteriosa” e “il giro del mondo in ottanta giorni”.
Quest’ ultimo l’ho riletto in questi giorni, dopo la bellezza di ventitré anni.
Leggere da adulti un libro che si è letto da bambini è un’esperienza indescrivibile, le sensazioni e le emozioni che ti hanno accompagnato da piccolo durante la lettura e che ti sei portato dietro nel lungo e periglioso cammino della vita, si fondono ora con le nuove emozioni del mondo adulto, con un modo di vedere le cose diverso, con una predisposizione al voler ancora sognare da una parte e la disillusione dall’altra.
Londra, 1872.
Mr.Fogg, un ricco e metodico signore di mezz’età, si ritrova suo malgrado coinvolto dai suoi soci di club in una bizzarra scommessa, compiere il giro del mondo in ottanta giorni.
La posta in gioco è molto alta, ventimila sterline, un ingente parte del suo patrimonio.
Insieme al fedele servitore Passepartout parte alla volta del mondo senza sapere che l’ispettore Fix lo insegue per arrestarlo.
Ai tre uomini si unisce, nel corso della storia, anche una bellissima fanciulla, Mrs. Auda, una ragazza indiana che Fogg aiuta a fuggire dagli uomini che volevano sacrificarla a Kali, la divinità indiana dell’amore.
Durante questo viaggio l’impassibile gentleman tocca le più svariate tappe, da Brindisi ad Alessandria d’Egitto, da Bombay a Shangai, da San Francisco a New York, dal mar Mediterraneo al golfo d’Oman, dal golfo del Bengala al mar della Cina, dall’oceano Pacifico all’Atlantico.
Un viaggio quasi interminabile che ho avuto il piacere di ripercorrere, dopo ventitré anni, insieme al signor Fogg, un avventuroso viaggio tra deserti, foreste, guadi, alla scoperta di nuovi luoghi, a contatto con indigeni, predoni, sacerdoti.
Ho attraversato anch’io fiumi infestati di alligatori, ho lottato anch’io contro banditi e animali feroici, ho ammirato la sconfinata distesa dell’oceano dalla prua di una nave, ho tentato, a volte riuscendoci, a volte no, a rifugiarmi dalle avversità della natura, ho assaporato gli odori delle spezie e degli aromi orientali, ho udito i rumori dei tamburi, ho rischiato di sprofondare nelle sabbie mobili, ho volato con una mongolfiera sopra vaste radure, ho provato a vincere la più importante sfida della mia vita.
Ho provato la delusione della sconfitta, ho sofferto e gioito per l’errore commesso, ho assaporato la vittoria, ma soprattutto ho conosciuto il mondo, ho vissuto a contatto con menti, usanze e costumi totalmente differenti dai mie, ho vinto le mie paure, le mie difficoltà, la più grande sfida contro me stessa.
Ho rivissuto con la stessa emozione di allora questo avventuroso romanzo, ho scoperto la potenza delle parole e ho capito ancora una volta quanto sia fondamentale per noi tutti la fantasia.
Un viaggio che mi ha di nuovo affascinata, che mi ha fatto di nuovo sognare…vedere, attraverso le parole di Jules Verne il mondo di fine Ottocento è un’esperienza che consiglio a tutti, la sua capacità descrittiva è straordinaria, una proprietà rara per uno scrittore.
Invito tutti a leggerlo, oltre che un bellissimo libro è una grande esperienza di vita.
Leggetelo e soprattutto fatelo leggere ai vostri figli.

Voto: 7
 
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view post Posted on 3/7/2012, 13:27
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Sapiente Malizioso
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Pur conoscendo la storia ad avendo visto un paio di riduzioni cinematografiche non l'ho mai letto ma la tua recensione è carinissima!!! :) Verne, ricordato sempre come uno dei due padri della fantascienza, è proprio un grande; mi riprometto di leggere altre cose sue in futuro! :)
 
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view post Posted on 4/3/2013, 01:59
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Sapiente Malizioso
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Londra, 2 ottobre 1872. Il misterioso Phileas Fogg ha appena deciso di prendere alle proprie dipendenze il giovane Gambalesta e, durante una discussione all’esclusivo Reform Club, di cui è socio, scommette 20000 sterline, contro chiunque vorrà accettare, che riuscirà a completare il giro del mondo in soli ottanta giorni. Cinque esimi membri del circolo accettano la sfida e la sera stessa, l’elegante e ricco gentlemen, in compagnia del nuovo domestico, comincia l’intrigante e perigliosa avventura. Il viaggio prevede passaggi attraverso Dover, Calais, Parigi, Torino, Brindisi, Suez, Bombay, Calcutta, Hong Kong, Yokohama, San Francisco e New York, per essere di ritorno a Londra il 21 dicembre 1892. La notizia si diffonde celermente per tutta la città e chiunque, ricco o povero, comincia a scommettere riguardo l’esito dell’impresa. Durante l’avventuroso percorso faremo la conoscenza dell’affascinante e sfortunata Mrs Audà, dell’irreprensibile sir Cromarty e dello stolto ispettore Fix.
Imprevisti ed avversità porteranno Phileas Fogg alla rovina o saranno invece la sua pacatezza e metodicità ad instradarlo verso un portentoso successo?

Misurarsi con un romanzo di questo tipo è sempre un grande piacere; la copia in mio possesso, oltre a deliziose illustrazioni, è impreziosita dalla vetusta, ma gradevole, traduzione di Augusto Donaudy. Diversi termini e modi di dire desueti sono stati fedeli compagni della mia immaginazione durante il viaggio intorno al mondo insieme a Phileas Fogg. La lettura resta sempre filante e accattivante, una discreta varietà di accadimenti sostiene egregiamente la storia che si dispiega attraverso le pagine ed il finale giunge quando ancora si vorrebbero gustare molte altre righe. E’ la medesima sensazione che si ha quando fanciulli si scopre la bontà di un dolce prelibato, non si finirebbe mai di spiluccarlo. Phileas Fogg, gentiluomo silenzioso, cocciuto e generoso, Gambalesta (Passepartout nelle edizioni correnti), servo leale e pasticcione, Audà, fanciulla compita e graziosa e Fix, uomo di legge ligio ma ottuso, soggiorneranno nell’olimpo dei miei eroi di carta per moltissimo tempo. Volendo trovare un paio di difetti, perché qualsiasi libro ne ha, posso dire che la traversata degli Stati Uniti presenta alcune pagine appesantite da descrizioni superflue, mentre qualcosa in più si sarebbe potuto raccontare della tratta Londra – Brindisi. Inoltre devo rilevare quanto la traversata oceanica Shanghai – San Francisco fili via un po’ troppo “liscia”. I personaggi sono piuttosto mono dimensionali, tutti buoni, non esiste un vero cattivo, se non il tempo che scorre, e quello presunto, Fix, è solamente troppo zelante nello svolgere il suo lavoro ed è sinceramente convinto d’essere nel giusto. Occorre notare che questo romanzo è probabilmente stato ispirato a Verne da un’impresa realmente realizzata dall’imprenditore George Francis Train nel 1870. Romanzo che farei leggere a tutti i ragazzi, risalta ancora oggi per essere sorprendentemente moderno e coinvolgente. Mi pare che Jules Verne sia stato colpevolmente dimenticato dal grande pubblico (molti lo conoscono per fama, ma quanti l’hanno letto?) che troppo spesso si perde nelle pagine dell’ultimo caso editoriale. Trovo sia una lettura adatta anche agli adulti, i quali potrebbero, per un attimo, tornare a riassaporare quei momenti di leggerezza ormai obliati dagli anni trascorsi alle loro spalle..

VOTO 7,5

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Amélie Verne
view post Posted on 5/3/2013, 16:57




Belle, belle entrambe le vostre recensioni. :)
Io adoro Verne, manco a dirlo ;) e mi dispiaccio sempre di vederlo relegato un po' nel dimenticatoio, sia dai bambini di oggi che da quelli di ieri.

"Il giro del mondo in 80 giorni" è spassosissimo, avvincente, ricco di curiosità, una fantastica avventura. Un bel 7 pieno anche per me :lol:
 
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3 replies since 2/7/2012, 18:02   299 views
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