ADDIO MISS MARPLE, Agatha Christie

ADDIO MISS MARPLE

Autrice: Agatha Christie
Data di edizione: 1966
Genere: giallo



“Conosco cento modi di amare, e ciascuno di essi fa soffrire l’amato”

Vi è mai capitato di avere un deja-vù? Di ripetere a voi stessi: “Ma io qui ci sono già stata, questa situazione l’ho già vissuta?” Se la risposta è si, sappiate che questo romanzo si basa proprio su quel fenomeno psichico che gli psicologi chiamano “alterazione del ricordo o, più scientificamente detto, paramnesia.
“Addio Miss Marple” è uno dei romanzi più deliziosi e intriganti di Agatha Christie, scritto nel 1936 e pubblicato solo dopo quarant’anni, nel 1976(romanzo postumo così come “Sipario”, l’ultimo giallo con protagonista Hercule Poirot).
La trama si mostra interessante fin dall’inizio, la ventunenne Gwenda Reed , fresca sposina , è appena giunta in Inghilterra dalla Nuova Zelanda ed è in cerca di una casa da comperare, in attesa che il marito la raggiunga in Inghilterra.
Sbarcata a Plymouth, inizia a girovagare per l'Inghilterra meridionale nella speranza di trovare la casa dei suoi sogni, quel nido d’amore da costruire per lei e suo marito.
Giunge a Dillmouth e qui i s’innamora quasi a prima vista di una casa in vendita che lei, ovviamente, acquista subito.
E' esattamente la casa che desiderava, la casa dei suoi sogni, talmente desiderata tanto da sembrare quasi familiare(le prime pagine del romanzo sono davvero inquietanti in questo senso, vi consiglio vivamente di andarvele a leggere), comincia a vedere intorno a sé scale che portano in giardino, porte murate, tappezzerie che nascondono armadi chiusi a chiave…le coincidenze sono talmente tante che la povera Gwenda, spaventatasi, decide di allontanarsi un po’ da quel luogo e di trascorrere un po’ di tempo a Londra, ospite di due suoi amici, i coniugi West.
Una sera decidono tutti e tre di andare a teatro e, durante una rappresentazione della meravigliosa “Duchessa di Amalfi” di John Webster, sentendo quella che è la battuta più bella dell’intero dramma(per la precisione questa: ”Copritele il volto. Ho gli occhi abbacinati, è morta giovane” ), la ragazza viene colta da un improvviso attacco di panico.
Tornata poco dopo nell’appartamento degli amici che la ospitano e alle insistenti domande della padrona di casa su ciò che le è accaduto in teatro, Gwenda risponde cos^: “Da bambina ho visto Helen morire”.
Di lì a poco comincerà a ricordare…la casa che ha appena acquistato è la casa dove viveva da bambina e che è stata, a suo tempo, teatro di un omicidio del quale lei ricorda solo il nome della vittima, Helen.
Ma chi è questa Helen? A questa domanda tenterà di rispondere insieme a suo marito e alla vecchietta più brillante e impicciona che la letteratura ci abbia mai regalato, Miss Marple.
Il dipanarsi della trama e lo strepitoso finale, cui contribuisce l'acume e il supporto emotivo di Miss Marple, lo rendono a mio avviso uno dei migliori romanzi della Christie , il capolavoro tra quelli in cui sia presente l'anziana zitella.
Un perfetto romanzo in stile Agatha Christie dove, grazie alla frizzante presenza di Miss Marple, si viene letteralmente catapultati nell’Inghilterra di inizio secolo, tra the, pasticcini, profumi di prati fioriti e ameni e tranquilli paesotti di campagna.
Questo romanzo si differenzia molto dai classici gialli della Christie, infatti dopo l’omicidio non troverete pagine e pagine di indagini, supposizioni, ma un susseguirsi continuo di colpi di scena, fino ad arrivare alla scottante e sconcertante rivelazione finale.
L’unica pecca è il titolo, non so perché sia stato tradotto in questo modo(sembra che Miss Marple alla fine muoia, ma non è affatto così), ma per il resto trovo che sia, dopo “Dieci piccoli indiani” e “Morte nel villaggio” il miglior romanzo della Christie.
Ve lo consiglio, soprattutto in questi giorni di gran caldo, può essere un ottimo diversivo sotto l’ombrellone.

Voto: 7