LA CASA DELLE BELLE ADDORMENTATEAutore : Yasunari Kawabata
Data di edizione: 1961
Genere: erotico “Qualunque vita, per quanto inumana, con l’assuefazione diventa umana”
L’ho sempre sostenuto, la letteratura orientale non è per tutti.
Sarò presuntuosa nell’affermarlo, ma si necessita di una buona dose di sensibilità per comprenderla appieno.
Ci sono molti modi di vivere l’amore, di vivere la sensualità, l’erotismo, il sesso…quando si parla di quest’argomento, si rischia sempre di cadere nel becero, nel ridicolo, nel banale, ma non in questo caso, Kawabata, scrittore di un’eleganza unica e straordinaria, elabora questo tema con grande raffinatezza e con una tristezza di fondo che non lascia indifferenti.
Euguchi, un ultrasessantenne, su suggerimento di un caro amico fa visita un giorno alla “casa dalle belle addormentate”, una locanda segreta dove viene messo a disposizione dei clienti di mezz’età un originale servizio, la possibilità di dormire tutta la notte al fianco di vergini profondamente addormentate.
Euguchi, che è ancora sessualmente attivo, si reca alla locanda inizialmente spinto solo da una semplice curiosità, ma dopo la prima visita ne rimane talmente impressionato da divenirne un cliente assiduo.
Quei corpi così giovani, così puri, così candidi, così giovani suscitano in lui prorompenti emozioni, ringiovaniscono la sua virilità, lo fanno sentire ancora un uomo.
C’è una netta contrapposizione tra i corpi vivi ma perennemente assopiti delle fanciulle (le ragazze vengono appositamente drogate dalla padrona della locanda) e i corpi avvizziti ma svegli degli uomini che possono avvicinarsi alle signorine senza il timore di sentirsi giudicati o osservati nella loro decadenza.
Una storia molto semplice ma tuttavia estremamente delicata, elegante e raffinata, una storia che può sembrare morbosa agli occhi di noi occidentali ma che, se letta fino in fondo, non può che far riflettere e commuovere per la sua tristezza.
Suggestive le immagini degli eventi naturali che accompagnano dolcemente la storia (l’incessante battere della pioggia sui vetri, il rumore delle onde che s’infrangono sugli scogli, il forte sibilare del vento, il lento e silenzioso cadere della neve) e che fanno da netto contrasto con il silenzio che regna sovrano nelle stanze della locanda.
Un testo volutamente erotico, dolce e delicato come un bocciolo di rosa e triste, profondamente triste.
Una lettura non per tutti, consigliato solo agli amanti della letteratura giapponese.
Voto: 7.5
Edited by LordDunsany - 16/7/2014, 19:44