IL CONTE DI CAGLIOSTRO, Aleksej Tolstoj

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view post Posted on 5/8/2012, 15:34
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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IL CONTE DI CAGLIOSTRO

Data di edizione: 1928
Genere: surreale-sentimentale


894-3

"Rimasero solo labbra premute contro labbra, occhi fissi negli occhi: la felicità d'un amore in carne ed ossa, forse effimera, forse amara - chi lo sa?...”

Giuseppe Balsamo, alias conte di Cagliostro, ha da sempre avuto una vita che definire travagliata è un eufemismo, già da ragazzo si faceva notare per il suo carattere rissoso e irrequieto, che lo porterà a compiere diversi reati, truffe e risse varie, un animo ribelle il suo che lo costringerà a conoscere spesso il carcere nella sua vita(verrà rinchiuso a Castel Sant’Angelo a Roma, alla Bastiglia a Parigi, alla Rocca di San Leo a Rimini e a Palazzo Marchesi a Palermo).
Il suo incontro con uno strano personaggio, tal Altotas, conoscitore della pietra filosofale, sarà la sua fortuna, grazie a costui conoscerà il mondo(Asia Minore, Egitto, Grecia) e soprattutto verrà a conoscenza dell’arte dell’alchimia, che lo renderà famoso.
Ha avuto molti detrattori, ma anche molti proseliti che hanno contribuito a incrementare la sua fama.
Il conte di Cagliostro di cui parla Tolstoj non è il famoso Balsamo, ma un suo emulo, ma ci che conta maggiormente non è tanto la figura del mago in sé, ma il messaggio che questo breve scritto vuole mandare, ossia che nella vita non sempre quello che abbiamo desiderato, una volta ottenuto, si manifesta per ci che avevamo sperato, molto spesso dietro si nasconde una profonda delusione che può portarci addirittura a odiarlo quel tanto agognato oggetto del desiderio.
Aleksej Aleksevic, protagonista del breve racconto e alter-ego dell’autore stesso, è un giovane timido, solitario, sognatore e romantico che, un giorno, s’innamora perdutamente della donna ritratta in un quadro che trova per caso in una vecchia soffitta abbandonata.
Rimane talmente impressionato dalla bellezza della donna da rimanere giorni e giorni a fissare il quadro, immaginando come sarebbe la sua vita se lei fosse viva, se avesse avuto modo di amarla, di poter stare, almeno per breve tempo, accanto a lei.
Per un segno del destino, il conte di Cagliostro, noto per le sue facoltà di mago e di guaritore, giunge a casa di Aleksej il quale, ormai folle d’amore per la donna nel ritratto, lo prega di darle la vita.
Il conte acconsente e, con un rito alchimistico, ecco che la donna magicamente si anima in tutta la sua bellezza ed eleganza.
Aleksej è fuori di sé dalla gioia, finalmente ha tra le mani il suo oggetto del desiderio, ma ben presto si renderà conto che colei che ha tanto desiderato non è ciò che lui aveva sperato, la donna si rivela ben presto cinica, fredda, apatica, incapace di amare, un essere talmente squallido nella sua incapacità di sentimenti da portare Aleksej, profondamente deluso, a maledire il giorno in cui ha chiesto al conte di darle la vita.
Riuscirà a liberarsi della donna(e del conte) grazie all’amore per una giovane fanciulla di nome Maria, una ragazza che gli è sempre stata al suo fianco, che l’ha sempre amato senza essere mai ricambiata, una donna che aveva sempre trattato con indifferenza, ma che una volta conosciuta si rivelerà l’alcova di tutti i suoi desideri.(come accade spesso nella vita, alla fine capiamo dell’importanza delle persone che ci sono vicino solo quando è troppo tardi…).
Un racconto che a molti sembrerà banale e semplicistico, ma che per me rappresenta un insegnamento di vita, ciò che desideriamo ardentemente quasi mai si rivela per ciò che credevamo che fosse, quasi sempre succede che ci invaghiamo di una persona solo in base al suo aspetto, al suo modo di camminare e di vestire, salvo poi ricrederci quando la conosciamo veramente, quando entriamo a contatto con i suoi pensieri, con la sua anima.
In tutto questo Tolstoj ci aggiunge della tragica comicità che rende questo racconto deliziosamente irresistibile e accattivante.
Una lettura consigliata a chi desidera conoscere un lato sottovalutato della letteratura russa(purtroppo per lui Aleksej non ha goduto della stessa fama e popolarità dell’omonimo Lev) e soprattutto a chi sta inseguendo da tempo un amore fittizio…non lasciatevi ingannare dalle apparenze, forse l’oggetto dei vostri desideri non è poi così tale, forse si trova in qualche altro posto, in qualche altro luogo, magari molto più vicino di quanto possiate immaginare.

Voto: 7
 
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LadyTriffide
view post Posted on 26/8/2012, 13:20




Sembrerebbe abbastanza carino. Se lo trovo nell'usato posso pensarci :)
 
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1 replies since 5/8/2012, 15:34   353 views
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