IL FIGLIO DEL CIMITERO, Neil Gaiman

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view post Posted on 8/10/2012, 15:26
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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IL FIGLIO DEL CIMITERO

Autore: Neil Gaiman
Data di edizione: 2008
Genere: libri per ragazzi/horror/thriller


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“C'era una mano nell'oscurità e impugnava un coltello. Il coltello aveva un manico d'osso, lucido e nero, e una lama più sottile e affilata di un rasoio. Se ti avesse ferito, avresti anche potuto non accorgertene, non subito. Il coltello aveva fatto quasi tutto ciò per cui era stato portato in quella casa; la lama era bagnata, e così il manico.”

Nella vita ci vuole sempre un pizzico di fortuna. E’ un dato di fatto incontestabile.
A volte però ci vuole fortuna anche nella scelta dei libri…nella mia vita posso dire di averne sempre avuta, piò o meno(o, per meglio dire, diciamo che ho buon gusto…oh, ogni tanto un’iniezione di fiducia alla mia scarsa autostima ci vuole :-P :-D), ma in questo caso devo dire che la mia scelta è stata errata, purtroppo ho scelto il Neiman sbagliato(e ti pareva, aggiungo…).
E vabbè, anche i migliori sbagliano qualche volta(seconda iniezione di fiducia alla mia debole autostima…oh, ne ho davvero bisogno in questo periodo della mia vita).
Il romanzetto si apre con un uomo di nome Jack che entra furtivo all’interno di una casa. E’ notte fonda e tutto è avvolto nel silenzio e nell’oscurità.
Jack è un serial-killer di professione e ha una missione da portare a termine, uccidere quattro vittime da lui designate, un padre, una madre e due bambini.
Un disegno piuttosto semplice da attuare per un uomo della sua esperienza, due adulti addormentati e due innocenti bambini, un gioco da ragazzi, come si suol dire e Jack ci mette un istante ad attuarlo, appena girata la pagina e ci troviamo davanti l’efferato e orrido spettacolo di una donna massacrata nel proprio letto, di un uomo che le giace accanto e di un corpicino inerme e straziato di bimba tra i giochi della sua cameretta.
Manca all’appello un solo componente, il bambino più piccolo della famiglia, il più fragile e indifeso, un neonato di pochi mesi.
Jack si avvicina silenziosamente alla sua stanza, ma una sgradita sorpresa lo attende, il piccolo non c’è, la sua culla è completamente vuota.
Il bimbo ha da poco imparato a camminare e, nella sua innocenza, è riuscito a fregare anche il più astuto dei serial-killer, eccolo infatti, due pagine dopo, che gattona beatamente nelle tenebre e nella nebbia che avvolge la città, nebbia che sembra indirizzarlo verso un punto in cima alla collina, laddove si erge maestoso il cimitero della città.
La ricerca per Jack si rivela inutile, il bimbo è stato letteralmente fagocitato dalla notte, giunto a destinazione nell’immenso cimitero.
In questo luogo di morte il bambino trova accoglienza tra gli abitanti del luogo, spiriti, defunti e creature notturne che si prendono cura di lui amorevolmente.,
La sua nuova “famiglia” lo battezza Nobody(Nessuno, un po’ come un novello Ulisse) e lo affida alle cure del misterioso e saggio Silas.
Grazie agli insegnamenti dell’uomo, il bimbo diventa un adulto e sviluppa dei particolari poteri soprannaturali che gli derivano dall’aver vissuto a stretto contatto per anni con il regno dei fantasmi.
Crescendo il ragazzi si troverà a varcare quel cancello alla ricerca non soltanto dello sterminatore della sua famiglia, ma anche, lui vissuto nel regno dei morti, alla ricerca del mondo dei vivi.

E’ la mia prima volta con Neil Gaiman e, come scritto sopra, non è stata una prima volta fortunata.
Racconto rivolto per lo più a un pubblico molto giovane(per me il target a cui è rivolto non può superare i dieci anni), una favola dai toni cupi e gotici, venata da una lieve sfumatura di grottesco, una fiaba dark che, detto con tutta franchezza, a me ha annoiato parecchio(la storia viene accantonata per buona parte del libro per dare spazio alla crescita interiore ed esteriore del protagonista, salvo poi riprenderla negli ultimi tre capitoli).
Altro aspetto sul quale non concordo è la presunta originalità del libro…a detta di molti la sua forza sta tutta lì, nell’originalità della trama…mi domando: ma di quale originalità stiamo parlando? Personalmente in questo romanzetto ho notato diverse citazioni e scopiazzature, più o meno velate.
Nello specifico:
1)”Il libro della giungla” di Rudyard Kipling (la trama è praticamente la stessa, le uniche due varianti consistono nel luogo(lì una rigogliosa e selvaggia giungla, qui un cupo e desolato cimitero) e nei “tutori”(lì gli animali, qui i fantasmi).
2)”Il cimitero dei folli” di Ray Bradbury(stessa ambientazione)
3)”Racconti” di Edgar Allan Poe e di Howard Philip Lovercraft(chiunque abbia letto almeno uno di questi racconti vi vedrà di certo le stesse atmosfere).
Gaiman non ha fatto altro che prendere queste quattro opere letterarie e mescolarle, dando vita a un ibrido a metà strada tra il dark-fantasy e il thriller, concludendolo poi con il classico happy-end un po’ melassoso e lacrimevole.
Certo i personaggi sono ben descritti, lo stile è particolare, molto leggero e scorrevole, ma ciò non serve a salvarlo da un voto, a parer mio, non sufficiente.
Assegno un mezzo voto in più per la riflessione finale, che vivere è per tutti un affare piuttosto pericoloso, ma non per questo ci si deve arrendere alla prima difficoltà, ma veramente siamo a livelli “terra-terra”.
Rivolto prevalentemente a un target di giovanissimi(dai sei ai dieci anni), ma per noi adulti ci vuole qualcosa di più corposo(soprattutto di meno prevedibile e dal meno sapore di “già visto”).

Voto: 5
 
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view post Posted on 10/10/2012, 02:51
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Sapiente Malizioso
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Devi aver proprio scelto male si, oppure Gaiman è solo una grossa e luccicante "bolla di sapone"? Il mio primo, e unico, fu "Nessun dove", niente di clamoroso, se non per un personaggio che si fa ricordare. Questo addirittura con protagonista un bambinetto e rivolto ad un pubblico di bimbetti, mi viene il voltastomaco al solo pensiero! :D
Il tuo bel commento è molto utile come monito a qualsiasi curioso ed incauto lettore che voglia avvicinarsi a questo romanzo.. :)
 
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view post Posted on 10/10/2012, 12:12
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Infatti mi hanno invitato a leggermi "Nessun dove", da molti ritenuta la sua miglior opera, ma adesso non c'ho propio voglia :P, casomai un domani molto remoto. :P

 
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2 replies since 8/10/2012, 15:26   47 views
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