LE ONDEVirginia Woolf
Come tutti i libri di Virginia Woolf è una lettura è molto difficile. Tutto il romanzo si basa sui continui monologhi di sei personaggi che raccontano se stessi dalla pre-adolescenza sino all’età matura. Il linguaggio di questi monologhi non è realistico, o forse si potrebbe dire che è realistico come quello dei monologhi del teatro classico in cui i personaggi parlano tra loro esprimendosi in versi endecasillabi.
L’autrice ha scelto comunque di utilizzare la prosa, ma è una prosa particolarmente evocativa, sognante, densa di immagini, completamente distaccata dalla percezione materiale degli eventi, una prosa che si perde negli abissi dell’anima, come se a parlare non fosse più il personaggio ma l’emozione che egli sta sperimentando, la sensazione che ha preso vita propria.
Bernard il narratore inconcludente, Neville il poeta sentimentale, Luis il genio timido, Susan la campagnola fiera, Jinny l’irresistibile reginetta e Rhoda la sognatrice goffa non descrivono, piuttosto disegnano figure incomplete con le parole.
Il risultato è un quadro straordinariamente grande che però si disperde, cosicché l’occhio non riesce mai a inquadrarlo completamente. Una lettura, come già detto, davvero ardua.
Ma se vi piace la poesia, se pensate che le emozioni in se stesse sono più che sufficienti senza il bisogno di corredarle coi fatti, è un romanzo unico, straordinario. Se preferite la concretezza e una trama ben definita, non fa per voi. Soprattutto, non è un libro che si possa leggere rapidamente. Ogni singola frase va letta con calma, senza fretta.
VOTO 8