GHOST SON, Lamberto Bava

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view post Posted on 2/11/2012, 16:12
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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GHOST SON (Stati Uniti, Sud Africa 2007) di Lamberto Bava con Laura Harring, John Hannah, Pete Postlethwaite, Coralina Cataldi-Tassoni, Mosa Kaiser, Laura Susanne Ruedeberg, Jake David Matthewson, Mary Twala, Vanessa Cooke, Jeremiah Ndlovu.

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Stacey e Mark sono una giovane coppia di innamorati.
Vivono felici a contatto con la natura, in una grande fattoria immersa nella magnifica savana africana.
Il loro idillio viene spezzato quando Mark muore prematuramente in un incidente d'auto… Stacey, depressa e sconsolata, fatica inizialmente a trovare un motivo per continuare a vivere, ma riesce a trovare la serenità in Martin, il bimbo che Mark le ha lasciato come ultimo dono del loro amore.
Ma Martin è davvero suo figlio o è il fantasma stesso di Mark? Stacey, giorno dopo giorno, è sempre più in preda ai dubbi…
Ritorno di Lamberto Bava al mondo dell’horror e del soprannaturale con risultati non troppo soddisfacenti, un thriller scipito che cade ben presto nella noia e nel “già-visto”.
Storia di base presa in prestito da “Ghost” di Zucker(lo stesso Bava ha ammesso di essersi apertamente ispirato a questo film) con una venatura horror che, con l’avanzare dei minuti, si fa sempre più ridicola, oltre che incoerente, agli occhi dello spettatore(
l’idea del neonato posseduto non è poi così male, però ipotizzare l’incattivimento del fantasma perché lei non ha avuto la forza d’animo o il coraggio o quel che si voglia pensare di seguirlo mi sembra decisamente un tantino assurdo…).

Un’ora e mezzo abbondante di film che scorre in modo troppo lento, senza particolari scene clou, senza alcun pathos, risolvendo poi il tutto con il classico “happy-end” fatto di buoni sentimenti.
La scena poi del geyser di vomito da parte del bimbo, copiata ovviamente da “L’esorcista” di Friedklin è quanto mai ridicola, così come il neonato che parla con la voce del padre defunto.

Gli attori sono più che validi, anche se non sfruttati come si deve…Pete Postlethwaite si vede pochissimo, mentre Laura Harring, la mora di Mulollhand Drive, sembra piuttosto convincente nel suo ruolo, anche se, ci scommetto, le attenzioni degli spettatori, soprattutto quelli di sesso maschile, saranno attirati più dalle sue grazie che dalle sue doti recitative.
Gli effetti speciali di Sergio Stivaletti sono, come sempre, di ottimo livello, così come la fotografia di Giovanni Canevari e le musiche di Paolo Vivald, ma in generale non si può di certo considerare questo “Ghost Son” come un film riuscito, anzi…
Aspettiamo di nuovo Lamberto Bava(ormai aspetto da una vita un rinsavimento di Dario Argento, figuriamoci se non posso aspettare anche lui), ma aver fallito in modo così clamoroso una produzione di questo genere non mi fa di certo ben sperare per il futuro.

Voto: 5
 
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