PHONE (Corea 2002) di Ahn Byung-Ki con Ji-won Ha, Yu-mi Kim, Woo-jae Choi, Ji-yeon Choi, Seo-woo Eun, Jeong-yun Choi, Seong-hwan Jeong.
Ji Won è una giovane e brillante giornalista, amica di una pittrice che ha rinunciato alla carriera artistica per dedicarsi al marito e alla figlia di appena tre anni.
Poiché continua a ricevere minacce telefoniche, Ji Won decide di cambiare numero di cellulare e ritirarsi nella casa fuori città della sua amica, in modo tale da restare per un po’ di tempo da sola, ma da allora si ritrova perseguitata da misteriose chiamate al cellulare in cui si odono i lamenti di una donna.
Dopo quelle misteriose telefonate, attorno a lei incominciano ad accadere fenomeni inquietanti e misteriosi...
Devo dire che ero partita con molti pregiudizi nei confronti di questo film, viste anche le moltissime recensioni negative che ho letto, ma poi, visionando la pellicola, questi pregiudizi si sono poi dissolti come neve al sole.
Un film che sa molto di “The Ring”, ma girato ottimamente, con un perfetto e quasi maniacale uso del colore, intenso e vivo nei flashback, cupo e smorto nel presente.
Un film che si avvale di una solida sceneggiatura, ricca di colpi di scena, alcuni decisamente prevedibili, ma alla fine il suo scopo lo raggiunge, quello di spaventare lo spettatore con strumenti semplicissimi ed efficaci.
Una nota di merito va alla colonna sonora, che si unisce alla perfezione con brani di musica classica(in particolar modo “Sinfonia al chiaro di Luna” di Ludwig Van Beethoven) scelti dal regista per accompagnare i numerosi momenti di pathos presenti nel film.
Voto: 7