HOTEL TRANSYLVANIA, Recensione del film del papà di "Samurai Jack"

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view post Posted on 14/11/2012, 18:33
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Sapiente Malizioso
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"Hotel Transylvania" (USA, 2012) di Genndy Tartakovsky



Il Conte Dracula, dopo aver scelto un luogo appartatissimo, ha fatto costruire l’Hotel Transylvania, confortevole ricovero per tutti i mostri. Qui il Conte ha organizzato la festa per il 118° compleanno dell’adorata figlia, Mavis. Cominciano ad affluire i mostri più classici e bizzarri che si conoscano, ma Mavis ha voglia di essere lasciata libera di fare quel che desidera e l’inaspettata comparsa di un umano, Jonathan, le darà modo d’innammorarsi scombussolando i piani del padre..

Fondamentalmente è una pellicola incentrata sul rapporto genitore-figlio calata in uno scenario “mostruoso”: Dracula infatti fa la parte del padre apprensivo e superprotettivo, ma Mavis, ormai entrata nella maggiore età, è vogliosa di comunicare con gli umani e scoprire il mondo fuori dalle mura del castello. A complicare il tutto si aggiunge la figura di Jonathan, coetaneo di Mavis, giunto per caso all’Hotel Transylvania. Sarà ovvia l’infatuazione (detta “zing”) tra i due giovani.
Primo lungometraggio d’animazione (in CGI) per Tartakovsky, noto per alcune buone/ottime serie animate come “Samurai Jack” e “Le Superchicche”.
Cosa funziona: il character design dei personaggi, i mostri di contorno, specie il poco sfruttato lupo mannaro, un paio di gags, la ricostruzione della storia della morte della moglie di Dracula, l’ambientazione ed il tentativo d’inserire la questione della “paura del diverso, di quello che non si conosce” (i mostri, che sono molto buoni, “temono” gli umani).
Cosa non va: la sceneggiatura è debolissima, incentrata sulle schermaglie tra gli odiosi Mavis e Johnny (a cui è stato fornito un linguaggio “giovanilistico” a dir poco fastidioso), il doppiaggio di Dracula pessimo (Bisio dà al Conte la voce di un rumeno appena giunto in Italia e che conosce poco bene la nostra lingua! Ma perché?), le sciocche canzoncine rap che schiacciano l’occhio ad un pubblico “giovane”, lo spazio risicatissimo riservato ai mostri di contorno, lo spessore praticamente nullo dei protagonisti, la risoluzione finale secondo la quale Dracula decida di lasciar fare alla figlia quello che le pare (da un estremo all’altro) e, ultimo ma fondamentale, non fa ridere!!
M’è parso un tentativo di sondare il terreno che non si sia concretizzato del tutto. Il target è quello d’un pubblico adolescenziale o poco più, non so quanto gli adulti lo gradiranno (la tematica “genitore/figlio irrequieto” è solo abbozzata). La Sony ha già ufficializzato un seguito per il 2015, spero senza ragazzini protagonisti ma con grandissimo spazio ai vari mostri!

VOTO 5,5

Edited by LordDunsany - 14/11/2012, 20:43
 
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view post Posted on 14/11/2012, 18:38
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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Ammetto di non averlo mai sentito nominare...
Come hai scritto giustamente tu sembra più un prodotto da bambini, però la storia è piuttosto originale...mi piacerebbe dargli un'occhiata, ora vedo se lo trovo...
 
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1 replies since 14/11/2012, 18:33   64 views
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