IL CORVO, James O'Barr

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view post Posted on 23/11/2012, 16:30
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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IL CORVO

183px-Ilcorvo

Autore: James O'Barr
Data di edizione: 1988
Genere: Fantascienza/Horror/Giallo


Non può piovere per sempre

Il 30 di Ottobre, vigilia di Halloween. E’ stata battezzata “la notte del diavolo” poiché ogni anno vengono appiccati centinaia e centinaia di incendi con conseguente incremento di morti e feriti.
In mezzo a quest’inferno vivono spensierati una giovane coppia di innamorati, Eric e Shelley. Si amano teneramente e il giorno dopo, il giorno di Halloween, diventeranno finalmente marito e moglie.
Questo loro sogno viene però infranto per sempre, dei criminali senza scrupoli entrano nella loro casa, stuprano e picchiano a morte lei e gettano dalla finestra lui, dopo avergli sparato due pallottole nella schiena.
Un anno dopo. Di nuovo la vigilia di Halloween. Eric torna dal regno dei morti. E’ deciso a vendicarsi di coloro che hanno spezzato la sua vita e il suo sogno d’amore.
Con un corvo per guida, si mette alla ricerca dei suoi aguzzini, tra odio e vendetta, amore e malinconia, dolorosi ricordi e sogni ormai spezzati per sempre…
Non posso esimermi dal fare una breve parentesi sul film, che è stato una vera e propria icona dark degli anni’90, un film che è passato alla storia senza volerlo, a causa della prematura scomparsa del suo attore protagonista, Brandon Lee, figlio del celebre Bruce Lee e di tutti i dubbi e la varie congetture che sono venute fuori in seguito, un film che difficilmente si dimentica, o lo sia ama o lo si odia da subito e per sempre, senza via di mezzo.
Io sono tra quelli che lo amano e, sembrerò stupida, tutte le volte che lo vedo non riesco a non provare un forte tuffo al cuore, non riesco a non sentire quel brivido gelido che pervade ogni fibra del mio essere.
La storia di Eric mi ha sconvolta, mi ha commossa, è entrata prepotentemente nel mio cuore e nel mio cervello, un film che è una miscela perfetta di azione, drammaticità, violenza, spettacolarità, con in sottofondo una meravigliosa storia d’amore.
Una pellicola unica nel suo genere, così come unico è il fumetto da cui è stato tratto, scritto da James O’Barr dopo che sua moglie morì prematuramente, investita da un camion mentre passeggiava tranquillamente sul marciapiede.
Quello che maggiormente colpisce è il dolore che pervade l’intera storia, un dolore struggente, un rimpianto costante di quello che avrebbe potuto essere, un rimpianto totale verso i ricordi, una sofferenza così intensa da lacerare in brandelli l’anima e che trova un unico sfogo nella vendetta, vendetta che però alla fine non servirà a nulla, non servirà a riportare indietro il tempo, non servirà a Eric a restituire la vita a sé stesso e alla sua amata Shelley, non riporterà a James O’Barr la sua amata compagna.
Un fumetto duro come un macigno, ma allo stesso tempo dolce e puro come solo il vero amore è in grado di essere.
Un connubio perfetto di odio e amore che si manifesta in tavole di assoluta perfezione.
Meravigliosa l’atmosfera, così cupa, così terribilmente suggestiva…una storia tanto triste quanto macabra, unica e irripetibile, come l’amore.
Leggetelo se siete appassionati di fumetti, leggetelo assolutamente.

Voto: 9
 
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Amélie Verne
view post Posted on 23/11/2012, 22:02




Mi hai rapita con questa recensione... bellissima! Grazie...

Anch'io, come te, ho amato e amo quel film :wub:
 
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view post Posted on 25/11/2012, 02:44
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Sapiente Malizioso
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Possiedo i 3 volumetti (più il numero 0) e volevo segnalare alcuni dettagli. Benchè il disegno, anche se particolare, non sia molto intrigante, l'opera ha una trama che "prende molto" unita ad alcune interessanti particolarità che definirei "tecniche": il volumetto 0 contiene uno speciale con il racconto della realizzazione del film, un articolo sui brani della colonna sonora e uno sullo sfortunato protagonista del film. Nelle ultime pagine del primo volume c'è il testo (con traduzione in italiano) di "Hanging Garden" dei Cure, nella terza di copertina del volume 2 c'è il testo di "Komakino" (sempre con traduzione) dei Joy Division. Sono presenti due poesie di Rimbaud e nelle ultime pagine del volume conclusivo la prima immagine del cimitero riproduce la famosa abbazia di Friedrich :) I titoli dei capitoli non sono altro che i titoli delle canzoni dei Joy Division. I tre volumi autoconclusivi sono usciti in Italia a cadenza mensile tra ottobre e dicembre 1994 a cura delle Edizioni General Press :D
 
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2 replies since 23/11/2012, 16:30   59 views
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