BATTLE ROYALE, Koushun Takami

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view post Posted on 28/12/2012, 17:00
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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BATTLE ROYALE

Autore: Koushun Takami
Data di edizione: 2009
Genere: surreale/grottesco


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“Ma naturalmente, adesso, sono in mezzo a voi.”

Dopo aver letto il manga e aver visto il film(che ho entrambi apprezzato), ecco giunta l’ora del romanzo che, a differenza dei due citati sopra, non ho particolarmente apprezzato.
Una classe di studenti viene isolata su un’isola deserta e vengono costretti a uccidersi a vicenda per la propria sopravvivenza.
Sembrerebbe una visione distorta e malata dei tanti reality che ci propina ogni giorno la televisione nostrana, ma in realtà somiglia in modo quasi impressionante a quella che sta per diventare la nostra società, un ritorno del motto “mors tua, vita mea” dei gladiatori.
Il romanzo come scritto sopra non è mi è piaciuto, certo spicca per la crudezza delle descrizioni(se siete dotati di uno stomaco particolarmente forte allora riuscirete sicuramente a sopportare pagine e pagine di teste spaccate e sangue che schizza da tutte le parti), ma tale crudezza non mi ha lasciato niente di che, troppo simile al capolavoro di William Golding, “il signore delle mosche” con la differenza di essere scritto in modo troppo adolescenziale sia nei dialoghi(ma da una parte è anche comprensibile essendo i protagonisti tutti dei minorenni) che nelle descrizioni dei luoghi e, soprattutto, di essere eccessivamente e inutilmente lungo(ci sono più di duecento pagine che andrebbero eliminate perché superflue).
L’idea di base è originale, di forte impatto emotivo, ma è stata rovinata da una scrittura sciatta, banale e troppo infantile, senza contare il fatto che l’autore si diverte ad accumulare elementi alla narrazione dove non è assolutamente necessario e, cosa ancor più fastidiosa, a cadere spesso e volentieri in preda del buonismo.
Uno stile piatto il suo, senza pathos, senza coinvolgimenti, noioso nel ripetere centinaia di volte lo stesso concetto(con il risultato di rallentare troppo la narrazione), i personaggi descritti in modo superficiale(o sono buoni o sono cattivi, non c’è via di mezzo, un po’ come i ragazzini di De Amicis…), scene d’azione lentissime e pesanti…in parole povere un’idea originale rovinata da una cingerie di luoghi comuni(società dittatoriale, netta distinzione tra buoni e cattivi) e da colpi di scena forzati e situazioni al limite dell’assurdo.
Devo ammettere che tutto ciò mi dispiace molto, dopo il fumetto e il film speravo di trovarmi davanti a un altro piccolo capolavoro, invece tutto è stato rovinato dalla, scusate se mi permetto di scriverlo, totale incapacità dell’autore di saper scrivere.
Leggetevi il manga o, se vi interessa un romanzo con lo stesso tema, consiglio vivamente “Il Signore delle Mosche” di William Golding.


Voto: 5
 
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view post Posted on 28/12/2012, 19:24
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Sapiente Malizioso
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Probabilmente qui abbiamo una di quelle rare occasioni nelle quali dal materiale di partenza si sono potuti trarre derivati di livello superiorie! :)
Non ho letto il romanzo, ma è certo che manga e soprattutto film siano proprio buoni prodotti ;)
 
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1 replies since 28/12/2012, 17:00   20 views
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