THE COLLECTION, Marcus Dunstan

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view post Posted on 5/2/2013, 04:07
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Sapiente Malizioso
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"The collection" (“Juegos de muerte”, USA, 2012) di Marcus Dunstan
Josh Stewart (Arkin), Lee Tergesen (Lucello), Emma Fitzpatrick (Elena), Randall Archer (Il collezionista), Erin Way (Abby), Shannon Kane (Paz), Tim Griffin (Dre), Andre Royo (Wally), Johanna Braddy (Missy)

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“Il collezionista”, spietato e misterioso serial killer, sta gettando il panico nella città; ha già rapito decine di persone e la polizia, non solo non riesce a catturarlo, ma nemmeno a stabilire il suo “modus operandi”.
La giovane Elena decide di passare la serata in discoteca con l’amica Missy, ma è qui, dopo una “simpatica” sorpresa preparata dal collezionista, che viene rapita, non prima però d’aver liberato da un baule il ladruncolo Arkin. Costui, poiché versa in condizioni poco buone, viene ricoverato in ospedale, piantonato dalla polizia. La sera stessa fa la comparsa nella sua camera Lucello, uomo di fiducia del padre di Elena, incaricato di ritrovare la ragazza. Arkin, è la prima vittima che sia riuscita a sfuggire dalle grinfie del collezionista e Lucello lo preleva confidando nel fatto che possa portare lui e la sua squadra di professionisti, nella tana del serial killer. Lo sventurato Arkin effettivamente ha un metodo infallibile per giungere nel covo del collezionista e, suo malgrado, diverrà protagonista nel salvataggio di Elena..

Il rubicondo e pacioccone Marcus Dunstan, dopo aver sceneggiato il discreto “Feast”, diretto dal buon John Gulager, aveva fatto lo stesso per diversi capitoli del franchise “Saw”, e, non contento, s’era messo poi in proprio girando il pessimo “The collector”, che in origine era stato presentato ai produttori come prequel di “Saw”. Questo “The collection” è il seguito del suo primo lavoro alla regia. Parto subito dal pregio del film, dura poco, appena più di un’ora. In questo capitolo vediamo il simpatico killer dalla maschera sadomaso nella sua “Graceland”. La trama segue un ritmo farraginoso, pare l’ennesimo capitolo della saga di Saw, con congegni mortali e morti più o meno fantasiose, il tutto contornato da scenari volutamente fastidiosi e strane composizioni artistiche a base di ossa o/e corpi umani. Su tutto e tutti campeggia la figura del collezionista che pare un marines super addestrato e fortissimo ed è in grado di eliminare la squadra speciale di Lucello con enorme facilità, mentre l’indifesa Elena, dopo essersi liberata, si avventura per l’enorme albergo abbandonato (è questa la dimora del killer) alla ricerca di un’uscita. I protagonisti (attori pessimi, eccettuato il dignitoso J.Stewart), fanno cose casuali, o sciocche, oppure scompaiono inspiegabilmente dalla scena per minuti, solo per servire una traballante sceneggiatura (sempre dello stesso Dunstan e del suo amichetto Patrick Melton) che si rivela sopra le righe, grossolana e priva di qualsiasi raffinatezza. Non bastano alcune citazioni disseminate (i ragni di Fulci, i prigionieri in preda a parossismo di Balaguero, il nome dell’albergo –Argento-, ecc) a caso e montate in un impianto mutuato da una stucchevole serie di (inspiegabile, dubbio) successo per creare una pellicola sufficiente. Alla fine mi sono domandato: "ma sto tizio mascherato cosa collezionava, non si è capito tanto bene!" Sfilacciato, poco sensato, involontariamente grottesco e privo di suspance, non fa paura e propone solo una scena divertente (la falciatrice in discoteca). Il finale inverosimile apparecchia lo scenario per un terzo capitolo. Bella la presentazione dei protagonisti nei titoli di coda.

VOTO 5

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Amélie Verne
view post Posted on 5/2/2013, 16:39




Ho capito... mi vedrò solo i titoli di coda! ;) :D

Sembra proprio bruttarello dal tuo commento, penso me lo risparmierò :)
 
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1 replies since 5/2/2013, 04:07   31 views
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