SETA (finale), Alessandro Baricco

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view post Posted on 25/2/2013, 18:54
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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SETA di Alessandro Baricco (1996)

Hervè Jancour, il protagonista, è un giovane uomo di trentadue anni che per guadagnarsi da vivere acquista delle uova di bachi da seta in Giappone per poi rivenderle ai produttori di seta del suo paese, Lavilleadeu, in Francia.
E’ il 1861, Abramo Lincoln combatteva una guerra dall’altra parte dell’oceano e Flaubert scriveva uno dei suoi maggiori capolavori, Salambò.
Hervè è sposato con Helene che lascia per ben quattro volte per raggiungere il Giappone, dove è possibile trovare la miglior seta del mondo.
Il suo fornitore si chiama Hara Kei ed è un uomo potentissimo quanto affascinante. E’ sempre accompagnato da una misteriosa ragazza che, a prima vista, fa capitolare Hervè.
Chi sia questa ragazza non ci è dato di saperlo, sappiamo solo che diventerà il desiderio nascosto e inconfessabile di Hervè, il motivo per cui ben quattro volte se ne torna in Giappone, la forza che lo attrae verso quel paese lontano, pericoloso(per le dicerie dell’epoca) e semisconosciuto, il motivo per cui tradirà, anche se solo platonicamente, la sua amata Helene.

Dopo diverso tempo, tuttavia, Helene si ammala e muore. Solo allora Hervé intuisce una sconcertante verità: la lettera d'amore era l'opera fittizia della stessa Hélène. Dinnanzi a questo riscoperto amore così intenso quel perturbante sentimento per la ragazza "dal viso da ragazzina", sminuito, impallidisce E
Tuttavia, ora che Hervé ha finalmente compreso il significato della parola amore grazie ad Hélène, il Giappone non è più tacita e solitaria malinconia ma diviene il suono di racconti da condividere.
 
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