Amélie Verne |
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| LA PELLE DI ZIGRINO - Honoré de Balzac (1831)
Rapahel e Pauline si ritrovano, inaspettatamente, una sera a teatro. Lei è cresciuta, non è più una ragazzina, è diventata una donna bellissima, intelligente ed ha trovato la ricchezza, grazie al ritorno del padre e del suo patrimonio. Lui vorrebbe resistere a quell'amore e soprattutto al desiderio, vorrebbe non anelare a nessuna, perché il volere consumerebbe ineluttabilmente la pelle di zigrino e così la sua vita. Ma Raphael cede all'amore e trascorre con Pauline i giorni più felici mentre la pelle va pian piano consumandosi fino a divenire grande come una foglia. Raphael si ammala e i dottori, non riuscendo ad individuarne le cause, gli prescrivono le cure alle acque termali ma a niente giova il cambiamento. Impossibile annullare anche il minimo desiderio, la fine diviene sempre più prossima. Raphael torna a Parigi, nascondendosi a Pauline, per evitare quel bisogno, quella voglia d'amore, ma una sera lei gli si presenta e nella tragedia, divenuta consapevole per entrambi, si consuma la fine di Raphael.
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