IL CACCIATORE DI GIGANTI, Bryan Singer

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view post Posted on 7/6/2013, 02:59
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Sapiente Malizioso
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"Il cacciatore di giganti" (“Jack the giant slayer”, USA, 2013) di Bryan Singer
Ewan McGregor (Elmont), Stanley Tucci (Roderick), Nicholas Hoult (Jack), Eleanor Tomlinson (principessa Isabelle), Bill Nighy (Fallon, generale, a due teste, dei giganti), Ian McShane (Brahmwell, re di Cloister)

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Jack, povero contadinello, si reca in città per cercare di vendere il proprio cavallo con rispettivo carretto, ma s’imbatte, oltre che nella giovane principessa del regno di Cloister, in un affannato monaco che, con fare molto convincente, riesce a barattare il cavallo del ragazzo con dei fagioli a suo dire molto preziosi (l’unica controindicazione è che non vanno bagnati). Tornato alla sua casetta Jack riceve un’inaspettata visita notturna, la ribelle principessa Isabelle che, vagando per quei lidi, è stata colta impreparata dalla sopraggiunta tempesta e s’è smarrita. Nel frattempo uno dei fagioli del monaco è finito sotto l’impiantito legnoso e, per via del tremendo piovasco, s’è inopinatamente bagnato; ciò genera l’immediata crescita di una mostruosa pianta che strappa via dal terreno casa e principessa, mentre il disperato Jack viene sbalzato a terra. Quando il ragazzo si risveglia è interrogato dal re di Cloister in persona ed immediatamente viene approntata una spedizione per la mitica terra al di sopra delle nuvole: il capo delle guardie di palazzo, Elmont; il promesso di Isabelle, Roderick; l’esuberante Jack ed un manipolo di soldati sfideranno le altezze incommensurabili dell’enorme arbusto per andare a recuperare la principessa ed al contempo scoprire se le antiche leggende sui giganti sono verità o fiaba..

Prendendo come base di partenza la popolare fiaba britannica “Jack e la pianta di fagioli”, il talentuoso Bryan Singer (“I soliti sospetti”, “X-Men”), affidandosi alla sceneggiatura di Christopher McQuarrie (qui appoggiato da altri due loschi figuri, Lemke e Studney), cerca di creare una pellicola di puro intrattenimento calibrata per macinare incassi. Dunque, cosa funziona e cosa no? Bene McGregor e Tucci nei rispettivi ruoli di supporto, niente di trascendentale, ma sostengono la pellicola da soli. Il design dei giganti, rozzo e sporco, è azzeccato ed il digitale rende loro discretamente giustizia. Un paio di scene possiedono una cattiveria inaspettata e graditissima (“l’interrogatorio” e la cucina). Gli scenari molto sfavillanti, specie nel castello, risultano ben realizzati. Tratti dell’assedio, benché di ovvio stampo “tolkeniano”, risultano piacevoli. Fine.
Molteplici gli aspetti che non funzionano, e purtroppo sono quelli che occupano la maggior parte della pellicola, a partire dalla pessima animazione iniziale; veramente da brividi, pare quella di un videogame, brutto, anni ’90, avrebbe dovuto esser stilizzata in maniera differente, per esempio, come quella iniziale di “Kung-Fu Panda”. Ma il film s’inceppa pesantemente sull’inevitabilmente, zuccherosa, poco coinvolgente e superflua, storia d’amore tra i due protagonisti; è palese quanto Singer non si trovi a suo agio in questo campo e di certo la sciapa Eleanor Tomlinson (“Educazione siberiana”) e l’acerbo Nicholas Hoult (“Warm Bodies” e serie TV “Skins”) non sono d’aiuto, fornendo una prestazione assai incolore.
Ho come l’impressione che Singer avrebbe voluto fare “di più”, rendere maggiormente cupa tutta la situazione, ma essendo il prodotto rivolto ad un pubblico, prevalentemente, molto giovane, abbia dovuto tener tirato il freno a mano edulcorando il tutto. Infatti, guardandolo con attenzione, pare girato a “comparti” e questo genera uno stallo, una mezza misura che non giova a nessuno. La riprova della non chiarezza sulla strada da intraprendere è rappresentata dal fatto che prima s’é pensato ad un titolo che tradotto letteralmente suonerebbe “Jack lo sventra giganti”, (Box Office Mojo rivela che, secondo sondaggi fatti in America, questo titolo è stato una delle cause del flop ai botteghini) poi è stato distribuito da noi con un più soft “Il cacciatore di giganti”. Nel narrato sono evidenti questi contrasti. Le parti con protagonisti i giganti sono molto intriganti e si aspetta che irrompano prepotentemente nell’atteso finale; invece fanno da semplici comparse per dare spazio alle umane vicissitudini. Li avrei voluti vedere molto più protagonisti invece di limitarsi ad un “tiro alla fune”. Intrattiene, anche se in maniera, forzatamente (?), scontata ( colpa di una sceneggiatura debole); si poteva fare molto di più (tipo ridurre al minimo l’amoretto tra i giovinetti)! :bowdown.gif:
Ricordo che é costato 195 milioni di dollari e ne ha incassati 197 (non si sono manco ripagati le spese di marketing).

VOTO 5,5

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Amélie Verne
view post Posted on 7/6/2013, 08:51




Complimenti per l'accuratissimo commento Lord. :) E' un peccato che non abbiano lasciato il dovuto spazio ai gigantoni... quest'aspetto mi fa desistere un po' dal vederlo.. mmm
 
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1 replies since 7/6/2013, 02:59   25 views
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