PLAN 9 FROM OUTER SPACE, Ed Wood

”Plan 9 from Outer Space” (USA, 1959, b/n) di Edward D. Wood Jr.
Jeff Trent (Gregory Walcott), Tenente Harper (Duke Moore), Eros (Dudley Manlove), Colonnello Edwards (Tom Keene), Ispettore Clay (Tor Johnson), Tanna (Joanna Lee), Paula Trent (Mona McKinnon), Vampira (Maila Nurmi accred. Vampira), Ghoul/Vampiro (Bela Lugosi), Sovrano (John Breckinridge)



Alcuni alieni umanoidi, provenienti da un pianeta non identificato, si sono auto proclamati paladini dell’universo e hanno deciso di voler comunicare con gli abitanti del pianeta Terra. Il motivo? Non vogliono che i terrestri continuino ad evolversi perché scoprendo le potenzialità dei raggi solari potrebbero creare un’arma in grado di distruggere tutto l’universo. Dopo vari tentativi di contattare le massime autorità terrestri, le quali, a discapito della ricezione di messaggi, continuano a negare l’esistenza di entità extraterrestri, il sovrano del pianeta alieno invia tre delle sue navicelle, affidandole ad Eros e Tanna, per fare delle incursioni sulla Terra e precisamente presso la cittadina di San Fernando, vicino a Hollywood. Il luogo prescelto è un piccolo cimitero entro il quale cominciano ad accadere strani eventi. Alcuni poliziotti indagano, ma uno di essi, il massiccio ispettore Clay, muore. Il governo terrestre continua a voler negare l’esistenza degli alieni, ma manda presso il cimitero una brigata che prova, senza successo, a lanciare missili contro i tre oggetti volanti. Rientrato alla base in orbita terrestre, la “Space Station 7”, per rigenerare le proprie astronavi, Eros va a colloquio col sovrano e comunica che attuerà il terribile “Plan 9” che consiste nel resuscitare degli uomini morti di recente in modo da poterli usare contro gli umani viventi, poiché essi, non volendo interagire con le buone, debbono essere trattati con le cattive! L’esercito dei resuscitati viene presto ad esser formato da ben tre (!) individui (due li avevamo visti a inizio film): una vampira, una specie di anziano ghoul-vampiro e il gigante Clay. V’è il tentativo di rapimento di Paula, una donna che vive col marito Jeff accanto al cimitero, ma non va a buon fine; al contempo la polizia scopre che il cadavere dell’ispettore Clay non è nella tomba. Eros va nuovamente a rapporto dal proprio sovrano che, inspiegabilmente (essendo passati appena due giorni dal precedente colloquio), dichiara fallita la missione sottraendogli l’appoggio di due dei dischi volanti. Eros viene spedito sulla Terra per tentare una rianimazione di massa per poi marciare contro gli umani. Il governo degli Stati Uniti decide di mandare un suo emissario a San Fernando, il colonnello Edward; costui, insieme ad un poliziotto locale e a Jeff, si introdurrà avventatamente nella navicella spaziale (nelle intenzioni di Eros, che ha favorito l’ingresso, questa dovrebbe essere un’astuta trappola). Dopo una chiacchierata tra gli umani ed Eros segue una colluttazione e, a causa di un paio di colpi d’arma da fuoco, alcuni circuiti esplodono. Mentre i tre terrestri riescono a mettersi in salvo, l’astronave riuscirà a decollare per poi esplodere nel cielo a causa dei danni subiti. La Terra è finalmente salva..



Questo regista, comunemente definito come “il peggiore della storia del cinema” e immortalato nel magnifico “Ed Wood” di Tim Burton, dà in questo film saggio della propria concezione cinematografica. Il complesso è talmente strano, approssimativo e grossolano che suscita tenerezza.
Wood scrive, dirige, produce e monta il film; vedendolo si ha come l’impressione che partendo dallo “script” base si sia girato sceneggiando a braccio, sul momento. Tutto ciò si traduce in una incredibile congerie con dentro veramente di tutto e le imperfezioni diventano convenzione, cifra stilistica del regista!
Il budget era bassissimo (60000 dollari) e lo si vede benissimo: i dischi volanti sono coperchi di pentole manovrati da fili spesso visibili, le tombe di cartongesso, una delle cripte è di cartone ma dimensionata in maniera errata, l’interno del disco volante è una comune stanza con finti apparecchi tecnologici, si vedono microfoni di “presa diretta” in campo, l’interno della base aliena è un tendone, il cimitero, minuscolo, è ripreso sempre da più angolazioni per farlo apparire più grande.. e potrei continuare per diverse righe!
Non parliamo poi delle discrepanze nella sceneggiatura le quali investono anche alcuni passaggi elementari: i messaggi degli alieni sono tradotti tramite un traduttore inventato dai terrestri, ma nel finale i tre umani parlano con Eros tranquillamente; il cimitero è visitato dagli alieni regolarmente e non c’è mai nessuno a controllarlo; due dei resuscitati hanno, inspiegabilmente, costumi da vampiro.
Wood ha voluto a tutti i costi infilare nel film il suo amico Bela Lugosi, morì durante la realizzazione (il film fu girato tra il 56 e il 57, anche se fu distribuito nel ’59), e si può notare come in alcuni spezzoni sia giorno nonostante la scena sia notturna; infatti sono state inserite immagini estrapolate da dei provini; in altri passaggi la controfigura di Lugosi si muove in maniera goffa tenendo un lembo del mantello sul viso, questo per non farsi riconoscere.
Wood ha impiegato nel cast anche il fedelissimo Tor Johnson e la star Vampira (in quel periodo caduta in disgrazia e disposta ad accettare qualsiasi cosa).
La pellicola tenta anche un pregevole, seppur abbozzato, sottotesto anti militarista e pacifista.
Comunque è un film che si può guardare, non ha grande ritmo, è sconclusionato, ma visto oggi strappa più d’un sorriso. Mille i momenti cult, il mio preferito è quando il sovrano degli alieni, informato da Eros riguardo l’intenzione di usare il “Plan 9”, tutto compito legge di cosa si tratta da un copione cartaceo!
Siete avvertiti, prerogativa principale: very weird

VOTO 5,5

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Edited by LordDunsany - 23/6/2013, 20:01