POIROT SUL NILO, Agatha Christie

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view post Posted on 21/6/2013, 15:09
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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"Poirot sul Nilodi Agatha Christie
Romanzo giallo, 1937, Mondadori, pagine 240

poirot+sul+nilo

Possibili Spoiler
L’amore è uno dei sentimenti più immensi e profondi che l’essere umano possa mai provare, è un sentimento infinito, che fa parte di noi, del nostro essere, un sentimento troppo difficile da spiegare, che spesso ci porta a compiere delle azioni folli in suo nome…già, cosa non si fa per amore…è proprio l’amore il protagonista di questo bellissimo romanzo della Christie, romanzo che chiude la cosiddetta “trilogia mediorientale”, iniziata con “Non c’è più scampo” (ambientata in uno scavo archeologico in Iraq) e “La domatrice” (ambientata a Petra).
Un giallo ingegnoso, un altro delitto “a scatola chiusa”, ambientato questa volta non su un’isola deserta, ma su un elegante battello sul Nilo.
La vittima è Linnet Ridgeway, una giovane ereditiera in viaggio di nozze con il marito Simon Doyle che lei ha letteralmente rubato alla sua migliore amica, Jacqueline de Bellefort.
Quest’ultima, per vendicarsi di tale affronto, segue la felice coppia sul battello, seriamente intenzionata a fargliela pagare cara.
Insieme ai tre sul battello sono presenti anche la signora Alberton, una distinta signora inglese e il viziato figlio Tim, il dottor Bessner, un ricco primario tedesco, Jim Fanthorp, un giovane e brillante avvocato inglese, il signor Ferguson, un esagitato rivoluzionario, la signora Otterbourne, una fallita scrittrice di romanzi rosa dedita oramai solo all’alcolismo e la frustrata figlia Rosalie, Andrew Pennington, il curatore dei beni di Linnett, l’anziana signora Von Schuyler e sua nipote Cornelia, il signor Richetti, un archeologo italiano, il colonnello dei servizi segreti Race e, dulcis in fundo, Hercule Poirot che, sfidando il suo atavico terrore per il mare, ha deciso di regalarsi una bella crociera sul Nilo.
Ovviamente la sua vacanza (è proprio sfortunato con le vacanze Poirot…), così come quella di tutti gli altri, termina quando la giovane Linnet viene trovata morta nella sua cabina, assassinata con un colpo di pistola alla tempia.
Logicamente tutti pensano che l’assassina sia Jacqueline (anche perché glielo aveva promesso…), ma la ragazza, a quanto pare, possiede un alibi di ferro.
Come se non bastasse, Poirot viene presto a conoscenza del fatto che, tra i partecipanti alla crociera sul Nilo, Jacqueline non era di certo l’unica a desiderare la morte della giovane e bella ereditiera…
Un altro dei capolavori della Christie, il più “cruento”, se così si può dire (finora è il romanzo con più delitti, ben tre…), un’introduzione impeccabile (con poche parole distribuite nelle pagine iniziali la Christie ci da una perfetta panoramica di tutti i personaggi), un’ambientazione a dir poco suggestiva (l’Egitto, con la sua storia millenaria, il suo fascino e la sua bellezza immutati nel tempo), una soluzione del mistero atipica, che affonda le sue radici nell’amore, questo folle sentimento che sconvolge l’essere umano tanto da fargli compiere delle azioni inconsulte (un finale terribile quanto bellissimo nella sua drammaticità).
Un altro capolavoro della giallista, un romanzo che fa riflettere molto sugli effetti, a volte purtroppo anche negativi, che un sentimento immensamente potente come l’amore è in grado di suscitare sull’essere umano.
Lo consiglio vivamente, soprattutto ai tanti estimatori della grandissima giallista inglese… consiglio anche il film del 1978 con protagonista Peter Ustinov.

Voto: 8

Edited by LordDunsany - 27/8/2013, 02:45
 
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view post Posted on 23/6/2013, 18:53
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Sapiente Malizioso
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Questo non l'ho letto (non ho visto nemmeno il film), lo conosco di fama, a quanto pare meritatissima!! :)
Dopo questo commento entusiasta lo inserisco tra i papabili per il mio "Christie annuale" :D
 
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view post Posted on 27/8/2013, 01:42
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Sapiente Malizioso
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Infatti aggiungo il mio commento poiché l'ho appena finito! :D :)

Il celebre Hercule Poirot è in vacanza in Egitto, gli fa compagnia un folto gruppo di variegati personaggi, tra di loro spicca Linney Boyle, la ragazza più bella d’Inghilterra, giovane e ricca, in viaggio di nozze con lo squattrinato Simon. Ma ci sono anche gli Allerton, l’ingenua Cornelia, la sconsolata Jacqueline de Bellefort, il dottor Bessner, la devota cameriera dei Boyle, miss Bourget, l’acida signorina Schuyler, gli Otterbourne, il rivoluzionario Ferguson, la puntuale infermiera Bowers, il ligio Pennington, il silenzioso avvocato Fanthorp, l’architetto Richetti ed il colonnello Race, vecchio amico di Poirot. Sarà proprio durante queste afose giornate, mentre il battello denominato Karnak solca le tranquille acque del Nilo, che l’investigatore belga dovrà mettere in funzione le sue “celluline grigie” per risolvere un intricato omicidio…

Rispetto ai romanzi della Christie che avevo affrontato sino ad ora, questo, annoverato tra i capolavori dell'autrice, presenta un incedere differente degli eventi: al solito delitto seguito da fitte indagini, si sostituisce una densa “presentazione” dei numerosi personaggi che accompagna il lettore sino all’avvento del delitto. All’inizio è presente un’introduzione di una trentina di pagine in cui ci vengono fatti incontrare i vari protagonisti con brevi flash di poche righe, a questa seguono pagine e pagine di lieve chiacchiericcio e descrizioni che illustrano i tratti salienti di ognuno. L’ambientazione egizia avrebbe dovuto essere più fascinosa, invece la Christie s’è limitata a calare una delle sue situazioni “britanniche” in suolo africano, senza preoccuparsi di curare i particolari ambientali; se avesse collocato gli eventi durante una crociera sul Tamigi o sull’Ob, non si sarebbe notata la differenza. Pare di trovarsi nel mezzo di un romanzo a tinte rosa, infatti gli intrecci sentimentali, nascenti o spezzati, la fanno da padroni. Il delitto, (insieme alla soluzione) momento saliente di ogni romanzo giallo, giunge solo a metà del volume, da lì in poi le indagini di Poirot e Race si fanno serrate e la geniale risoluzione non tarda ad arrivare.
Debbo constatare, per la prima volta da quando leggo la Christie, che stavolta ho intuito chi fosse il/la responsabile già nelle prime quaranta pagine: il movente non è così celato ed il comportamento di uno dei personaggi è un tantino schizzofrenico, quindi irrealistico e sospetto.
In conclusione direi che è sicuramente un buon giallo, d’elevata scorrevolezza, forse meno coinvolgente del solito a causa di uno svolgimento volutamente “molliccio” (che serve a dare indizi ed al contempo a “mescolare le carte”)” e di un disvelamento non così sorprendente. La spiegazione della concatenazione degli eventi è ingegnosa. Anche stavolta “Porrot” è la grande attrazione. Promosso con riserva.

VOTO 6,5

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