"Poirot sul Nilo” di
Agatha ChristieRomanzo giallo, 1937, Mondadori, pagine 240Possibili Spoiler
L’amore è uno dei sentimenti più immensi e profondi che l’essere umano possa mai provare, è un sentimento infinito, che fa parte di noi, del nostro essere, un sentimento troppo difficile da spiegare, che spesso ci porta a compiere delle azioni folli in suo nome…già, cosa non si fa per amore…è proprio l’amore il protagonista di questo bellissimo romanzo della Christie, romanzo che chiude la cosiddetta “trilogia mediorientale”, iniziata con “
Non c’è più scampo” (ambientata in uno scavo archeologico in Iraq) e “
La domatrice” (ambientata a Petra).
Un giallo ingegnoso, un altro delitto “a scatola chiusa”, ambientato questa volta non su un’isola deserta, ma su un elegante battello sul Nilo.
La vittima è Linnet Ridgeway, una giovane ereditiera in viaggio di nozze con il marito Simon Doyle che lei ha letteralmente rubato alla sua migliore amica, Jacqueline de Bellefort.
Quest’ultima, per vendicarsi di tale affronto, segue la felice coppia sul battello, seriamente intenzionata a fargliela pagare cara.
Insieme ai tre sul battello sono presenti anche la signora Alberton, una distinta signora inglese e il viziato figlio Tim, il dottor Bessner, un ricco primario tedesco, Jim Fanthorp, un giovane e brillante avvocato inglese, il signor Ferguson, un esagitato rivoluzionario, la signora Otterbourne, una fallita scrittrice di romanzi rosa dedita oramai solo all’alcolismo e la frustrata figlia Rosalie, Andrew Pennington, il curatore dei beni di Linnett, l’anziana signora Von Schuyler e sua nipote Cornelia, il signor Richetti, un archeologo italiano, il colonnello dei servizi segreti Race e, dulcis in fundo, Hercule Poirot che, sfidando il suo atavico terrore per il mare, ha deciso di regalarsi una bella crociera sul Nilo.
Ovviamente la sua vacanza (è proprio sfortunato con le vacanze Poirot…), così come quella di tutti gli altri, termina quando la giovane Linnet viene trovata morta nella sua cabina, assassinata con un colpo di pistola alla tempia.
Logicamente tutti pensano che l’assassina sia Jacqueline (anche perché glielo aveva promesso…), ma la ragazza, a quanto pare, possiede un alibi di ferro.
Come se non bastasse, Poirot viene presto a conoscenza del fatto che, tra i partecipanti alla crociera sul Nilo, Jacqueline non era di certo l’unica a desiderare la morte della giovane e bella ereditiera…
Un altro dei capolavori della Christie, il più “cruento”, se così si può dire (finora è il romanzo con più delitti, ben tre…), un’introduzione impeccabile (con poche parole distribuite nelle pagine iniziali la Christie ci da una perfetta panoramica di tutti i personaggi), un’ambientazione a dir poco suggestiva (l’Egitto, con la sua storia millenaria, il suo fascino e la sua bellezza immutati nel tempo), una soluzione del mistero atipica, che affonda le sue radici nell’amore, questo folle sentimento che sconvolge l’essere umano tanto da fargli compiere delle azioni inconsulte (un finale terribile quanto bellissimo nella sua drammaticità).
Un altro capolavoro della giallista, un romanzo che fa riflettere molto sugli effetti, a volte purtroppo anche negativi, che un sentimento immensamente potente come l’amore è in grado di suscitare sull’essere umano.
Lo consiglio vivamente, soprattutto ai tanti estimatori della grandissima giallista inglese… consiglio anche il film del 1978 con protagonista Peter Ustinov.
Voto: 8
Edited by LordDunsany - 27/8/2013, 02:45