LA SVASTICA SUL SOLE, Philip K.Dick

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view post Posted on 13/10/2013, 15:14
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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LA SVASTICA SUL SOLE

Autore: Philip K.Dick
Genere: Fantascienza
Data di edizione: 1962


dick

“Ci ha parlato del nostro mondo, di questo mondo, che in questo momento è intorno a noi. Vuole che lo vediamo per ciò che è. E io ci riesco, ci riesco sempre di più ogni momento che passa.”

Philip K.Dick è senza alcun dubbio uno degli autori più ostici che abbia mai letto e, al contempo, anche uno dei più affascinanti.
Proprio quest’oggi, il giorno seguente alla morte di quell’essere ignobile e immondo di Priebke (anche i funerali gli fanno… io avrei preso il suo corpo e buttato in una fossa e poi fatto divorare dai cani randagi affamati), mi ritrovo a pensare cosa ne sarebbe stato del nostro mondo se Hitler ne fosse uscito vincitore…più ci penso e più mi vengono i brividi ma, in fondo, mi rendo anche conto che non sarebbe poi stato così diverso dal mondo in cui viviamo oggi, sotto molti punti di vista e, da quel che ho letto, anche il buon caro Dick la pensava come me
Anni ’60. Un mondo in cui Hitler e la sua follia hanno trionfato.
Le forze dell’Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e si sono spartite il mondo in modo più o meno equo (la parte occidentale alla Germania, la parte orientale al Giappone e all’Italia ovviamente non è toccato quasi nulla, come c’era da aspettarselo).
Il continente africano ovviamente non esiste più, la Germania ha pensato bene di sterminare tutti i suoi abitanti e di ridurlo a un mero deserto dove poter prolungare la loro “tradizione” dei campi lager.
L’azione si svolge nella parte d’America occupata dai Giapponesi. Protagonisti della storia sono il signor Tagomi, un rappresentante della Missione Commerciale giapponese, il signor Robert Childan, un mercante d'arte antica, il signor Frank Frink, un artigiano ebreo costretto ovviamente a nascondersi e la sua ex moglie Julia, il signor Baynes, un misterioso uomo d’affari svedese e il signor Joe Cinnadella, un camionista italiano che in realtà italiano non è.
Ecco così che troviamo il mondo spaccato a metà: da una parte, quella occidentale, in mano ai Giapponesi, alla loro filosofia, alla loro calma e saggezza, attentissimi alle etichette, sempre vigili e desiderosi di non far trasparire mai le loro emozioni, totalmente dipendenti dal libro dei Ching per ogni decisione o evento della vita che sono costretti ad affrontare, dall’altra, l’oriente, in mano dei Tedeschi, depurato totalmente da ebrei, gente di colore, handicappati, malati di mente e tutti coloro che vengono ritenuti non degni di appartenere alla razza ariana.
Un mondo che di naturale e di sano ha ben poco, un mondo dove si muovono come burattini in mano a un potere superiore i poveri abitanti, tutti insicuri, tutti spaventati dall’idea di un nuovo conflitto mondiale tra Germania e Giappone, tutti con la voglia di fuggire da una società che non permette loro di vivere, che non permette loro di avere un futuro, una vita dignitosa…sembra un po’ di vedere la società dei nostri giorni…in fondo non è poi così diversa da quella paventata da Dick…
Un libro scritto con una superbia maestria, con riferimenti storici accurati e ricchi di particolari, un romanzo che ci mostra una realtà che, alla fine, non si discosta molto dalla nostra attuale.
Il finale poi è degno di colui che l’ha scritto, ambiguo, enigmatico, oscuro, che si presta a milioni di interpretazioni…un finale aperto, che permette al lettore di trarre le sue conclusioni, di immaginare ciò che più desidera immaginare.
Peccato che sia incompiuto (Dick aveva iniziato a scrivere i primi due capitoli del seguito, ma purtroppo questo seguito non ha mai visto la luce), ma rimane ugualmente un libro geniale, profondo, terribile nella sua quasi attualità.
Concordo con chi lo ritiene il capolavoro assoluto di Dick… sicuramente da leggere per tutti gli amanti della SF e del romanzo distopico.

Voto: 7.5

Edited by LordDunsany - 16/10/2013, 17:28
 
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Amélie Verne
view post Posted on 14/10/2013, 10:40




E' stato il mio primo Dick. Sono d'accordo con te, non è certamente un autore "facile" da affrontare. Io mi trovo sempre in difficoltà coi suoi libri, non capisco mai dove voglia andare a parare... ma, forse, il bello sta proprio in questo.
La svastica è un libro affascinante ed anche molto enigmatico, sotto certi punti di vista. A me ha lasciato, però, dei punti oscuri... la distopia alla Dick non riesce mai a coinvolgermi del tutto... :batman.gif:
 
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view post Posted on 16/10/2013, 16:31
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Sapiente Malizioso
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Simo vorrai perdonarmi se non ho letto tutta la recensione, ho paura di spoiler (meno so e meglio è) e ce l'ho sullo scaffale, pronto per la lettura, da qualche anno! :D
Tra l'altro mi pareva di ricordare che tu non amassi proprio quest'autore! ;)
Noto però un voto proprio alto, questo mi fa ben sperare...
 
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view post Posted on 18/10/2013, 12:17
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In effetti Dick mi crea non pochi problemi, come tutti gli autori "scinetifici", ma questo suo romanzo merita molto. :)
Sono sicura che ti piacerà. :)
 
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3 replies since 13/10/2013, 15:14   149 views
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