CECITA', Josè Saramago

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view post Posted on 11/11/2013, 18:13
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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CECITA'

Autore: Josè Saramago
Data di edizione: 1962
Genere: surreale


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“Mio Dio, quanto ci mancano gli occhi, vedere, vedere, sia pur appena delle vaghe ombre, stare davanti a uno specchio, guardare una macchia scura diffusa e poter dire, Quella è la mia faccia, ciò che la luce non mi appartiene”


Immaginate di avere una malattia. Una malattia terribile, la più terribile che possa esistere per l’uomo, una malattia che ti toglie il senso più importante, il fondamentale, la vista. Una malattia improvvisa e contagiosa, che non ti lascia scampo.
Immaginate una vita senza la luce del sole, senza la bellezza di un tramonto, senza la dolcezza di un fiore che sboccia, senza il sorriso di una persona cara. Solo uno schermo bianco davanti agli occhi, uno schermo bianco come il latte.
Un inferno, un vero e proprio inferno.
Poco a poco tutti gli abitanti di una sconosciuta città diventano ciechi, come se un morbo li avesse contagiati tutti, dal medico oculista alla cameriera dell’albergo, dal bambino strabico alla sua mamma, dalla donna in carriera alla casalinga, dalla prostituta all’anziano. Tutti ciechi, così, senza un motivo apparente.
Uomini e donne con le loro vite, con i loro problemi, con le loro gioie, i loro dolori, tutti divenuti improvvisamente ciechi, tutti messi in quarantena, tutti rinchiusi dal Governo in una sorta di manicomio, controllati a vista, costretti a vivere come degli animali nel loro angusto tugurio in una lotta continua per la sopravvivenza, dove le azioni quotidiane dell’essere umano come mangiare, dormire, defecare o fare l’amore si trasformano in bestialità.
Un ritratto terribile, un ritratto allegorico che ci fa comprendere come l’essere umano sia, come scrive Saramago, “per metà indifferenza e per metà cattiveria”, un ritratto di una società contemporanea pessimista, ma purtroppo altamente veritiera, una società basata sull’individualità, sull’indifferenza, sulla voglia di prevaricare sugli altri, sulla mancanza totale di solidarietà tra esseri umani, sull’egoismo davanti alle sofferenze altrui, un mondo di caos, di schifo, di vergogna, di odori nauseabondi.
Non c’è speranza in questo mondo, o forse si, una flebile c’è ed è rappresentata dall’amore di una donna, lei, l’unica ad avere ancora il dono della vista, l’unica in grado di vedere come si sia ridotto l’essere umano, in totale balia di una miseria sia fisica che spirituale.
Lo stile particolare di Saramago ti colpisce come un pugno nello stomaco, uno stile alla James Joyce, un profluvio continuo e senza soste di parole e frasi senza alcun segno di punteggiatura, di frasi che si mescolano insieme e ti danno la sensazione del vuoto che sta colpendo la nostra società.
E’ un libro che mi ha scioccato, che mi ha fatto incazzare, che mi ha fatto piangere, che mi ha fatto fermare perché proprio non riuscivo a proseguire oltre, che mi ha fatto immedesimare nei suoi personaggi, che mi ha messo davanti a una delle mie paure più grandi, quella di perdere per sempre la vista, che mi ha fatto sentire sporca, inutile.
Un libro che fa male, che ti lascia un dolore quasi lancinante dentro, un libro terribile nella sua veridicità.
Chiudo con le parole di Saramago:
“Volevo raccontare le difficoltà che abbiamo a comportarci come esseri razionali, collocando un gruppo umano in una situazione di crisi assoluta. La privazione della vista è, in un certo senso, la privazione della ragione. Quello che racconto in questo libro, sta succedendo in qualunque parte del mondo in questo momento”.

E’ vero e io lo sto vedendo e vivendo ogni giorno, sempre di più.

Voto: 9

Edited by LordDunsany - 13/11/2013, 01:36
 
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view post Posted on 13/11/2013, 01:37
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Sapiente Malizioso
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Gran bel commento. Un libro derivativo (come lo sono la maggior parte delle opere), ma che desta il mio interesse..
 
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Amélie Verne
view post Posted on 13/11/2013, 17:32




Anche a me è piaciuto tanto... un libro forte, doloroso e ricco di significato.

Ho visto anche il film ma non ne ho un buon ricordo...
 
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2 replies since 11/11/2013, 18:13   38 views
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