BOOGEYMAN, Stephen Kay

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view post Posted on 21/11/2013, 00:53
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Sapiente Malizioso
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"BOOGEYMAN - L'UOMO NERO" (Boogeyman, 2005, USA, GER, NZ) di Stephen Kay
Barry Watson (Tim), Emily Deschanel (Kate), Skye McCole Bartusiak (Franny), Tory Mussett (Jessica), Lucy Lawless (Madre di Tim), Philip Gordon (zio Mike)

boogeyman_locandina

Tim è un giornalista ventenne che ha seri problemi psicologici: ha sempre attribuito la sparizione del padre, avvenuta quindici anni prima, all'ingerenza dell'Uomo Nero ("Boogeyman" in inglese); classico spauracchio dei bambini che si nasconderebbe nei bui armadi. Mentre sta passando alcuni giorni dalla fidanzata Jessica per il giorno del Ringraziamento, riceve la notizia della morte della madre. Dopo i funerali e fatta visita alla propria psicologa, la stessa che cura il ragazzo da sempre, decide di passare la notte nella residenza dei genitori per recuperare alcuni oggetti. E' proprio qui che Boogeyman ricomincerà a manifestarsi: Jessica e lo zio Mike ne faranno le spese. In suo aiuto giungeranno una strana, pallida, bambina di nome Franny e Kate, una premurosa amica d'infanzia.



Avrei diversi appunti negativi da fare a questa pellicola. Voglio tacere del pessimo doppiaggio italiano, ma non posso esimermi dal segnalare la scadente prestazione del protagonista, Barry Watson, assolutamente inefficace e incolore (avrebbe fatto bene a continuare a recitare in "Settimo cielo"), più che traumatizzato pare catatonico. Il film è un tentativo, mal riuscito, di ricreare le atmosfere fantasmagoriche proposte dalla New Wave Horror giapponese degli anni '90: completamente assente il senso di permanente angoscia che quelle opere procuravano; il plot si dispiega, anzi trascina, senza creare interesse in chi guarda; la scelta di non mostrare l'elemento orrorifico principale, il "bau-bau" per antonomasia, fino al finale, poteva essere buona, ma non sviluppata in questo modo. Non v'è alcun momento pauroso (eccettuata la scena coi bambini che attorniano Tim), l'apparizione del boogeyman (sempre in CGI e sempre acceleratissima), è confusa e poco spaventosa. La sceneggiatura zoppica, mostra un protagonista inverosimile (non ci si spiega come possa non esser stato internato sin da bambino) e persegue l'obiettivo di non spiegare nulla: i balzi da un luogo all'altro tramite armadi sono quantomeno singolari e oniricheggianti (ricordano, in qualche modo, alcune scene del craveniano "Nightmare"); i rapporti tra i personaggi sono appena accennati e poco approfonditi (a volte persino inutili ai fini dello svolgimento, vedi la parte con Kate). Il finale vede Tim trionfare (in un modo discutibile), ma tutte le persone "inghiottite" dal Boogeyman (ivi compresa Jessica), dove sono finite?
Prodotto da Raimi, di cui non c'è traccia, e malamente diretto dal carneade Stephen Kay, il quale s'è occupato solamente di infilare un inspiegabile numero di ralenti e un gentile omaggio allo scrittore Richard Matheson (il cognome della psicologa infantile), non puo' essere annoverato tra le pietre miliari dell'horror. Nel cast anche Lucy Lawless (moglie di uno dei produttori, Rob Tapert), ovvero la Xena del popolare telefilm. Scialbo e poco indovinato.

VOTO 5

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Edited by LordDunsany - 26/11/2013, 18:24
 
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