SEGNI DEL DESTINOAutore: Alice Munro
Data di edizione: 2004
Genere: drammatico“La conversazione dei baci. Sommessa, eccitante, sfrenata, rivoluzionaria.”Desiderare l’amore, più di ogni altra cosa. Struggersi dal desiderio per un solo minuto d’amore, per un gesto d’affetto, per un bacio, per un piccolo istante di felicità.
Sapere cosa significhi amare ed essere amati, una sensazione che Robin non ha mai conosciuto un vita sua, lei che ha sempre vissuto in casa, lei che ha sempre anteposto i suoi doveri ai suoi sogni e ai suoi desideri, lei che si è sempre sacrificata per far star bene gli altri, lei che non ha conosciuto altro che la solitudine nella sua vita, per sempre sola, con la sua unica grande passione come compagnia e conforto, la sua unica via di fuga, il suo unico svago, l’unico raggio di sole nel grigiore delle sue giornate, l’amore per William Shakespeare.
E proprio grazie a questa innata passione che conosce un ragazzo misterioso, gentile, educato, premuroso, un principe d’altri tempi, un uomo che è raro incontrare in questa società così individualistica e superficiale.
E’ subito amore, quella sensazione meravigliosa che lei non ha mai assaporato nella vita, quella sensazione è finalmente lì per lei, anche per lei…
A Robin sembra di vivere in un sogno, un sogno dal quale, purtroppo, è costretta ben presto a svegliarsi perché la vita t’impone certe scelte, il destino beffardo ti rema contro e tu non puoi far altro che accettarlo e andare avanti.
Ed ecco però che subentra il rimpianto, il dolore per un amore mai vissuto appieno, il rimpianto di ciò che avrebbe potuto essere e invece non è stato, il rimpianto per non aver potuto vivere quell’amore che per noi rappresentava tutto.
Sembra quasi la mia storia…io e Robin, due persone simili, con un simile destino…
Non ho mai letto nulla di Alice Munro, fresca premio Nobel per la letteratura e un po’ me ne dispiace, questo suo breve racconto è di una dolcezza infinita, malinconico, struggente, triste, a riprova di come il destino, spesse volte decide per noi, impedendoci di avere quella felicità che meritiamo.
Un racconto follemente struggente, che solo chi si trova costretto a dover rinunciare ad amare una persona può capire…
Leggerò sicuramente altro della Munro in seguito, per il momento mi godo, anche se con un po’ di dolore nel cuore, la dolce malinconia di questo racconto.
Voto: 7.5