TRE PASSI NEL DELIRIO, Edgar Allan Poe

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view post Posted on 14/2/2014, 18:28
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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TRE PASSI NEL DELIRIO

Autore: Edgar Allan Poe

“Nella strana anomalia della mia esistenza, i miei sentimenti non erano mai venuti dal cuore e le mie passioni erano sempre venute dalla mente.”

Berenice (1835)


Egaeus è un giovane inquieto e solitario, sempre dedito agli studi e sempre chiuso in biblioteca, cresciuto insieme alla cugina Beatrice, di carattere opposto a lui e della quale si innamora tanto follemente quanto segretamente.
Un giorno, la ragazza si ammala di una gravissima malattia che, di lì a poco, la porta alla morte.
Prima di morire, Egaeus riesce a dichiararsi alla ragazza e, insieme, decidono di sposarsi. Una sera, poco dopo la morte dell’amata, il ragazzo, mentre è chiuso in biblioteca immerso nelle sue meditazioni, ha un’inquietante visione notturna della moglie con i capelli trasformati da neri in biondo rossiccio e la dentatura perfetta in risalto in un meraviglioso sorriso.
Il ragazzo si risveglia dal suo torpore, non ricordando nulla di ciò che è accaduto. Un servo entra nella stanza, facendogli notare che il sepolcro della moglie è stato violato e che i bellissimi denti della moglie sono sparpagliati in terra…
La bellezza devastata dalla morte, la profanazione del risposo eterno, i denti come simbolo delle emozioni umane…sono gli elementi di questo malinconico e romantico racconto di Edgar Allan Poe, a riprova di come l’amore, quello vero, duri anche dopo la morte…

Il gatto nero (1840)
Un uomo, condannato a morte, racconta la sua triste e inquietante vicenda.
Di animo buono e mite e amante degli animali, adotta un bellissimo gatto nero, instaurando con lui un rapporto di pura amicizia e complicità.
Qualcosa però scatta nella sua anima: l’uomo diventa succube dell’alcool e comincia a scatenare la sua rabbia repressa contro gli esseri viventi che gli sono accanto.
Una sera, tornato a casa ubriaco fradicio, vedendo che il gatto scappava atterrito davanti alla sua presenza, afferra con rabbia il malcapitato animale, strappandogli un occhio dall’orbita con un temperino.
I sensi di colpa per quel gesto cominciano a tormentarlo, rendendolo, insieme ad alcuni problemi finanziari, ancor più crudele verso il povero animale, arrivando addirittura una mattina a impiccarlo.
Per scacciare la presenza del fantasma del povero animale, l’uomo decide di adottarne uno identico, ma ben presto il micio si rivelerà una presenza maligna, una sorta di nemesi giunta dall’oltretomba per punirlo del suo terribile misfatto…
Uno dei racconti “orrorifici” più belli che abbia mai letto, il racconto che preferisco in assoluto di tutta la produzione di Allan Poe, un racconto che lessi la prima volta a quattordici anni e che mi spaventò moltissimo, un racconto che ancora oggi non riesco a fare a meno di leggere e rileggere.
Una storia angosciante, terrificante, ricca di suspense, una storia della follia di un essere umano buono e mite che si scaglia contro un innocente, un gatto che aveva come unica colpa quella di averlo amato tanto…quando si fa del male a un innocente, di solito questo male poi torna indietro come un boomerang…già, dovrebbe essere così, peccato sia una cosa che accade molto raramente…

Il rumore del cuore (1843)
Un uomo confessa l’efferato omicidio di un anziano avvocato. L'assassino amava l’anziano di cui si prendeva cura ogni giorno, ma non sopportava il suo occhio chiaro da avvoltoio, quell’occhio sempre incombente, di vetro, che lo faceva letteralmente impazzire.
Per sette notti, a mezzanotte, entrava nella stanza dell’anziano con l’intento di ucciderlo, ma poiché il suo occhio non era aperto e non mandava così il suo influsso malefico su di lui, l’uomo perdeva il coraggio di farlo.
L’ottava notte accadde che il vecchio si svegliò. Per un’ora intera l’uomo rimase lì a fissarlo, sentendo il battito del suo cuore sempre più in affanno.
Un raggio di Luna filtrò all’improvviso dalla finestra e illuminò l’occhio malvagio dell’uomo…il battito si fece sempre più ossessivo e persistente e la paura nell’assassino si fece talmente forte da uccidere all’istante l’anziano.
Finalmente l’uomo si sentì libero, sicuro del fatto che quell’occhio non l’avrebbe più tormentato, ma da quella notte un battito cardiaco cominciò a tormentarlo, fino al giorno in cui, terrorizzato, non decise di svelare al mondo intero il suo misfatto…
Racconto incentrato sulla follia di un essere umano, una follia cieca, minuziosa, che lo porta a commettere il più turpe dei crimini, l’assassinio di un essere umano innocente e totalmente indifeso.
Un racconto agghiacciante, una chiara rappresentazione della follia umana descritta in modo a dir poco magistrale.
I tre racconti più belli di Poe in assoluto, che consiglio assolutamente di leggere.

Voto: 9
 
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view post Posted on 15/2/2014, 17:53
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Sapiente Malizioso
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Non concordo per nulla riguardo all'affermazione finale! Sicuramente bei racconti, ma i più belli no! Il gatto è notevolissimo, ha un'atmosfera incredibile! ;)
 
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1 replies since 14/2/2014, 18:28   24 views
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