LA GRANDE BELLEZZA, Paolo Sorrentino

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view post Posted on 6/3/2014, 10:32
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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LA GRANDE BELLEZZA (Italia 2013) di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Franco Graziosi, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio.

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Jep Gambardella è un giornalista che, per anni, è stato un membro imprescindibile della mondanità romana. Compiuti i sessantacinque anni, tenta di comprendere quale sia stato, finora, il senso della sua vita.

Purtroppo noi italiani siamo fatti così, quando ci troviamo davanti alle cose belle non riusciamo ad apprezzarle, ci uniamo per trovargli ogni minimo difetto, ogni piccola pecca, ci uniamo per smontarle, per farle a pezzi...ma d’altronde cosa ci si poteva aspettare? Noi siamo coloro che ingrossano il portafoglio a Checco Zalone, ai fratelli Vanzina, noi siamo i cultori dei tronisti di Maria De Filippi, de “Il Grande fratello”, di “Amici”, come potremmo mai capire e apprezzare appieno un film di Fellini, di Pasolini o come “La Grande Bellezza”? No, quello si chiama cazzata, come mi sento dire ormai da diversi giorni, quello si chiama una schifezza, quello non è cinema…sia ben chiaro, il mio non vuole essere un tentativo di fare la spocchiosa o la snob(nemmeno me lo posso permettere, figuriamoci…), è solo un dato di fatto…e lo dico con amarezza, con profonda amarezza…
E’ un film non per tutti. E non sono spocchiosa e snob nemmeno questa volta, sono solo sincera...perché è così, non tutti sanno apprezzare la bellezza di certe cose, non tutti sono dotati di quella profondità d’animo che dà loro la capacità di andare oltre la superficie…purtroppo è così, è un dato di fatto e mi dispiace constatarlo sempre di più ogni giorno che passa…
“La grande bellezza” è un capolavoro, è un capolavoro visivo, che ti cattura fin dal primo fotogramma, è un film che necessita di attenzione, di comprensione e non di superficialità e pressapochismo, è un film complesso, molto complesso, onirico, surreale, dove tutto è una continua antitesi, una continua opposizione tra decadenza e bellezza, fra squallore e spiritualità.
E’ un gioco di metafore, di allegorie che piano piano si sviluppano dando un senso al film…non c’è una trama lineare come di solito siamo abituati a vedere, è tutta una rappresentazione di uno stato d’animo, è una continua ricerca di atmosfere, di paesaggi, di immagini, di personaggi tanto cari a quei due grandissimi registi da me sopra citati, è un film che punta tutto sulle sensazioni visive, sulle emozioni dell’anima…si deve capire, non c’è niente da fare, non va guardato con superficialità, assolutamente…
La bellezza di Roma, la sua immensa magnificenza(forse noi italiani siamo troppo abituati alla sua bellezza che ormai non ce ne rendiamo più conto, non gli diamo più alcun peso e anche questo per me è un male…) che traspare da ogni vicolo, da ogni piazza, da ogni terrazza, da ogni monumento, una bellezza che fa da contrasto allo squallore di certi personaggi che vivono la loro squallida vita fatta solo di ricchezza, di superficialità, di noia, di continua ricerca del possesso, del denaro…ecco così che ci troviamo davanti l’amica che ostenta cultura e profonda intellettualità e viene smascherata davanti a tutti, ecco che ci troviamo davanti il cardinale che ambisce a diventare Papa solo perché interessato ai privilegi di quella carica, ecco che ci troviamo davanti l’arrivista senza talento che dà la colpa del suo fallimento al suo manager…tutti personaggi reali nei quali si rispecchiano i difetti di questa nostra società vuota, menefreghista e individualistica.
C’è solo un modo per salvarsi da tutto questo, riappropriarsi del proprio essere sé stessi, delle proprie origini, della propria spiritualità,
rappresentata dalla santa che alla fine si riprende la propria interiorità.
E’ un film filosofico, un perfetto connubio tra neorealismo e surrealismo, un unione perfetta tra Federico Fellini e Luis Bunuel, un film a primo impatto incomprensibile per molti, ma comprensibile per coloro che sanno andare oltre le apparenze, per coloro che hanno il potere di andare oltre la superficialità delle cose.
Un film di una bellezza unica e rara, che ti colpisce nel profondo…peccato però che per un popolo troppo legato ai vari Muccino, Vanzina e compagnia cantante, per un popolo troppo abituato a un certo tipo di cinema tutto questo sia solo letame, sia solo noia, sia solo una cazzata, sia solo merda…peccato, davvero…
Forse è troppo per noi, così come lo erano Fellini e Pasolini…forse ce la meritiamo davvero questa lenta e inesorabile caduta del cinema italiano…

Voto: 9
 
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sergio937
view post Posted on 6/3/2014, 11:25




Io invece ho addirittura abbandonato la visione del film perché l'ho trovato troppo artificioso, troppo costruito, falso...
Mi rendo conto da solo che è sicuramente un film diverso rispetto alla media della cinematografia nazionale, e ben vengano questi esperimenti innovativi rispetto all'ennesima commediola di Zalone, o di quel comico toscano di cui neanche rammento il nome, però onestamente non mi ha conquistato. Rispetto ad altri film italiani vincitori dell'Oscar, come "Nuovo cinema paradiso", "Mediterraneo" o "La vita è bella", francamente mi ha lasciato freddo.
La definirei un'incompatibilità caratteriale fra me e lo stile del regista.
 
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Amélie Verne
view post Posted on 6/3/2014, 15:42




Nooooooooooo! finalmente qualcuno che la pensa come me!!! Simo, non sai quanto sono felice di leggere questo tuo commento :argue.gif:
Io ho dato un'interpretazione tutta mia al film ma vedo e, con non poco piacere, che collima perfettamente con la tua...
Non aggiugno niente... hai spiegato e detto tutto tu, fin troppo bene...
 
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view post Posted on 7/3/2014, 17:57
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Mi permetto di aggiungere ancora qualche parola su questo film così contestato…da quando quelli di Mediaset hanno avuto la malaugurata idea di trasmetterlo su Canale 5, l’intero popolo italiano si è trasformato in critico letterario, filosofo e profondo cultore e conoscitore della settima arte…da quando questo film ha vinto quel premio che per la maggior parte dei cinefili ha importanza pari allo zero, si è scatenata una violenza di opinioni e di idee che nemmeno nei confronti di Hitler…a me, come ripeto, quello che più dispiace è che in molti(anzi che dico, in moltissimi) non l’abbiano capito(molti si sono addirittura basati solo sul titolo e questo mi fa capire quanta superficialità ci sia in giro), la maggior parte hanno aspettato di vederlo in televisione, massacrato dagli spot televisivi e con l’abbiocco del dopo cena in agguato…ripeto, per me c’è qualcosa che non va e lo dico con estrema sincerità e con una punta di amarezza…molti si sono definiti ignoranti perché il film non l’hanno capito, altri hanno tirato in ballo Federico Fellini e hanno puntato il dito contro Sorrentino trattandolo come un copiatore di idee altrui(come hanno scritto tanti giornalisti che dall’oggi al domani si sono trasformati in critici cinematografici)…io dico che tutto questo non è ignoranza, è solo mancanza di sensibilità, perché è quella che manca, è quella che serve per capire un film del genere e, purtroppo, al giorno d’oggi in pochi la possiedono…sono sicura che anche un regista come Fellini, se oggi fosse ancora vivo e avrebbe diretto un film del genere, nessuno l’avrebbe capito e tutti l’avrebbero giudicato come lento, noioso, falso, finto, inconcludente.
La reazione che ha avuto il popolo italiano mi ha fatto capire quanto il film di Sorrentino racconti, purtroppo, una realtà che ci appartiene, che stiamo vivendo appieno…

Edited by La Dama in Nero - 7/3/2014, 19:06
 
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3 replies since 6/3/2014, 10:32   56 views
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