ANGELI E DEMONI, Dan Brown

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view post Posted on 7/3/2014, 18:37
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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ANGELI E DEMONI

Autore: Dan Brown
Data di edizione: 2004
Genere: Thriller


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Ho da poco visionato il mediocre film di Ron Howard e, per pura curiosità, ho deciso di leggere anche il libro di Dan Brown.
Non che mi aspettassi granché (ho già avuto modo di conoscere Dan Brown grazie a “Il codice da Vinci"), ma questo tipo di lettura mi è servita ancora una volta per domandarmi secondo quali criteri gli editori fanno le loro scelte di pubblicazione, perché veramente, dopo innumerevoli libri letti e dopo diverse schifezze lette, ancora non sono riuscita a capirlo.
Questo romanzo tutto sommato lo trovo utile per i giovani scrittori o aspiranti tali, utile per far capire loro come sia l’anti-letteratura, a quale modello non si devono assolutamente ispirare per i loro futuri manoscritti… questo libro non è un thriller, non è un romanzo storico, non è un romanzo d’azione, è solo un cumulo di parole e di situazione messe lì, a casaccio, con evidenti errori annessi e connessi.
La trama, per chi non avesse visto il film di Ron Howard (che non consiglio, tra l’altro), è questa: un uomo viene trovato assassinato in un luogo a noi sconosciuto.
La scena si sposta a casa di un altro uomo che viene svegliato nel cuore della notte da una telefonata. E’ il professor Langdon, esperto in simbologia. Coloro che lo stanno disturbando a quell’ora sono i membri del CERN, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, per indagare sul morto di cui ho accennato sopra e su un simbolo che l’uomo porta sul petto, una croce marchiata a fuoco.
Langdon capisce subito che quella croce altro non è che il simbolo degli Illuminati, un’antica setta di scienziati che si opponevano alla Chiesa e alle loro leggi e di cui si dice ne facesse parte anche Galileo Galilei.
Il problema sta soprattutto nel fatto che l’uomo misterioso, oltre all’avere ucciso un innocente, si è portato via dal centro anche un campione di antimateria dalla potenza di oltre venti megatoni e ha tutta l’intenzione di andarlo a gettare a Roma, distruggendo così l’intero Stato del Vaticano.
La questione (e la scena) si spostano così nella Città del Vaticano dove, oltre l’allerta per l’antimateria, si trovano costretti ad affrontare anche un altro grave problema, la morte sospetta del Papa in carica e il sequestro di quattro cardinali.
L’esimio professor Langdon, aiutato dalla figlia adottiva dell’uomo assassinato (che era un sacerdote-scienziato) dovrà risolvere tutto questo patatrac prima che l’antimateria esploda sulla città eterna…
A primo impatto la trama sembra più che interessante, ma ciò che francamente rende in seguito tutto ridicolo sono le situazioni surreali che si vengono a creare e la scrittura di Dan Brown, che non si capisce bene perché abbia deciso di trasformare un normale romanzo d’azione (o se proprio vogliamo trovargli un altro genere drammatico) in una sorta di thriller fantascientifico con punte di assurdità tali che non si vedono nemmeno in un film di pura fantascienza come Guerre Stellari (come per esempio l’aereo che vola a una velocità di 15.000 chilometri all’ora, oppure strappare pagine da un libro contenuto nell’inaccessibile Biblioteca Vaticana o portarsi via un libro originale risalente al 1600 senza che nessuno dica nulla… cose al limite dell’assurdo e dell’incredibile… un minino di razionalità ogni tanto ci vuole, eh…).
E poi c’è Roma con le sue assurdità, tipo il gettare un cardinale legato mani e piedi nella Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona senza che nessuno se ne accorga(ma per favore…).
E ancora, come ho scritto prima, c’è lo stile di Dan Brown che sembra più da giornalista che da scrittore puro, troppo lineare, troppo noioso, senza un briciolo di poesia, assolutamente freddo, asettico e impersonale, tralasciando poi il fatto che ti anticipa tutto ciò che accadrà da lì a trecento pagine dopo (ma non dovrebbe essere un thriller dove il nome dell’assassino non si dovrebbe sapere fino all’ultima pagina? Mi sa che c’è qualcosa che non va…).
Il finale poi lasciamo perdere, oltre che assurdo privo di ogni passionalità…
Come ripeto questo romanzo è un manuale del non scrivere, che tratta temi come il rapporto tra la religione e la scienza in modo assolutamente superficiale, con uno spunto inziale che poteva anche essere interessante, ma poi viene rovinato da inutili colpi di scena e da uno stile non appropriato a un genere narrativo.
Non solo lo sconsiglio, ma sconsiglio proprio l’autore… se siete interessati al genere thriller, di scrittori che fanno al caso vostro ce ne sono a bizzeffe…

Voto: 4

Edited by LordDunsany - 8/3/2014, 19:10
 
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view post Posted on 8/3/2014, 19:03
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Sapiente Malizioso
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Una dote ti va riconosciuta, oltre alla grande capacità di leggere moltissimo: sei coraggiosa e affronti anche romanzi che parrebbero orrendi già in partenza!! :)
Mi sono gudoto moltissimo questo commento!! Ti aspetto presto con altre brutture! :D
 
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1 replies since 7/3/2014, 18:37   26 views
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