L'INCOLORE TAZAKI TSURUKI E I SUOI ANNI DI PELLEGRINAGGIO, Haruki Murakami

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view post Posted on 4/8/2014, 11:02
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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L'INCOLORE TAZAKI TSURUKI E I SUOI ANNI DI PELLEGRINAGGIO[/size]

Autore : Haruki Murakami
Data di edizione : 2013
Genere : Drammatico


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Bentornato Murakami, finalmente hai abbandonato la dimensione onirica e ti sei di nuovo immerso nei sentimenti e nella psicologia come è accaduto anni fa con il tuo capolavoro assoluto, “Norwegian Wood”.
E a “Norwegian Wood” somiglia molto questo romanzo, la stessa atmosfera malinconica, lo stesso dolore che accomuna un gruppo di adolescenti, la stessa ricerca disperata di sé stessi e di qualcuno che da amare e da cui essere amati.
Nagoya, anni’90.
Tazaki Tsuruki è un adolescente introverso, solitario e con la passione delle stazioni. E’ figlio di un ricco agente immobiliare e ha due sorelle maggiori che lo stimano. La sua vita trascorre tranquilla tra studio e progettazione di future stazioni ferroviarie.
Non ha amici tranne due ragazzi, Aka e Ao e due ragazze, Shiro e Kuro, con il quale forma un gruppo di amici inseparabili.
La loro amicizia dura per tutto l’arco delle scuole superiori fino al secondo anno di Università quando, senza una precisa motivazione, i suoi amici lo allontanano dal gruppo.
Per Tazaki è un dolore immenso, loro rappresentano il suo mondo, gli unici esseri umani con cui riesce a confrontarsi e ad aprirsi, gli unici amici che la vita gli abbia mai donato…soffre Tazaki, si dispera, dimagrisce a vista d’occhio, cerca di ricontattarli, ma invano, i quattro sono irremovibili, non vogliono assolutamente più avere nulla a che fare con lui e a lui non resta altro che farsene una ragione e cercare di andare avanti per la propria strada.
Trascorrono gli anni, sedici per l’esattezza. Tazaki è ormai un uomo di trentasei anni, è laureato in ingegneria edile, lavora presso un’importante società ferroviaria, ha ereditato buona parte delle ricchezze del padre, morto da anni, ha un amico fraterno, Haida, con il quale condivide la passione per il nuoto e un ragazza, Sara, con cui si trova bene.
Un dolore però alberga sempre nel profondo del suo cuore, il dolore di essere stato rifiutato dai suoi cari amici senza una motivazione…questo tarlo continuo, questo dolore profondo e latente si ripercuote sulla sua vita presente, fino al giorno in cui, dopo vari ripensamenti e tentennamenti, non decide di scoprire tutta la verità.
Parte così alla ricerca dei suoi vecchi amici, anch’essi ormai adulti, alla ricerca di una motivazione al loro comportamento, una ricerca che lo porterà fino in Finlandia…alla fine quella verità riuscirà a trovarla, una verità molto amara che ruota tutta intorno a Shiro, la più bella, la più sensibile, ma anche la più fragile ed emotiva tra le due ragazze del gruppo, trovata strangolata da mani sconosciute nel suo appartamento…
Come scritto sopra un ritorno al passato per Haruki Murakami, romanzo che ricorda molto “Norwegian Wood”(ci sono molte affinità tra Watanabe e Tazaki, entrambi introversi, entrambi solitari, entrambi con un dolore immenso nel cuore che non riescono a superare, tra Sara e Midori, entrambe solari e spigliate che rappresenteranno per i due protagonisti un riscatto da una vita fatta solo di dolore e di rimpianto, tra Shiro e Naoko, entrambe fragili e destinate a un destino crudele), un romanzo permeato di un’atmosfera malinconica, dolce, struggente, fatta di rimpianti, di rimorsi, di dolori inconfessabili e insuperabili.
Quello di Tazaki è un viaggio alla ricerca della verità, ma anche alla ricerca di sé stesso, un viaggio il suo visto come l’ultima possibilità di portare alla luce le ombre del passato per poter così accettare il presente e affrontare il futuro, qualunque esso sia.
Un romanzo che ti scorre dentro, che mi ha lasciato dentro lo stesso senso di amarezza come accaduto per “Norwegian Wood”…i temi proposti sono tanti, c’è la solitudine, il dolore dell’abbandono, la ricerca di sé stesso e della felicità, l’amicizia, l’amore, la morte, temi spinosi trattati da Murakami con profonda sensibilità e dolcezza.
Le uniche pecche sono rappresentate dal finale non concluso, come se Murakami avesse deciso fin dall’inizio di scrivere un domani un seguito e dalla poca attenzione data al personaggio di Haida, un po’ abbandonato a sé stesso, ma il risultato finale è un romanzo dal sapore agro-dolce, introspettivo, denso di significati, onirico ma non eccessivamente e tratti fastidiosamente visionario come gli ultimi suoi scritti, un romanzo che ti tocca nel profondo, che fa vibrare ancora una volta le corde dell’anima.
Bellissimo e struggente…il menestrello di storie tristi è finalmente tornato…

Voto : 8.5
 
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view post Posted on 5/8/2014, 22:59
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Sapiente Malizioso
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Ero già entusiasta di questo nuovo lavoro quando ho letto le ultime righe che hai scritto: come "onirico ma non eccessivamente"? Per niente sarebbe stato l'ideale! :D Dai, il finale aperto no!!!
Come nel fastidioso "La ragazza dello sputnik" :(
 
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view post Posted on 7/8/2014, 16:00
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Di onirico c'è davvero poco Cri,
si tratta soprattutto delle descrizioni dei sogni erotici di Tazaki con Shiro
e per quanto riguarda il finale ha fatto storcere il naso anche a me, ma tutto sommato l'ho trovato inerente alla storia.
Una lettura per me la merita, dai...:)
 
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2 replies since 4/8/2014, 11:02   51 views
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