REBECCA LA PRIMA MOGLIE, Daphne Du Maurier

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view post Posted on 13/10/2014, 12:57
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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REBECCA LA PRIMA MOGLIE

Autrice : Daphne Du Maurier
Data di edizione : 1938
Genere : Thriller/noir


n2477

Si dice che nella vita ci si può innamorare diverse volta, ma solo una volta si può amare veramente. E quando questo succede, per colei o colui che arriva dopo, che deve in qualche modo “sostituire” quella persona nel cuore dell’altro o dell’altra, è un dilemma.
La gelosia è umana, tutti la proviamo, chi più e chi meno, ma si può essere gelosi di un’entità astratta che non esiste? Si può essere gelosi del passato del proprio partner, di ciò che questo ha rappresentato per lui? Si può vivere una storia d’amore nell’ombra di ciò che è stato? Sono gli interrogativi che mi sono posta appena terminata la lettura di questo romanzo di Daphne Du Maurier.
Montecarlo. Una giovane dama di compagnia è in vacanza con una anziana signora di cui si prende cura. Incontra un affascinante vedovo, Maxim, di cui subitaneamente si innamora e che sposa di lì a poco.
La novella coppia dopo il matrimonio si trasferisce nella immensa tenuta di lui, Manderely, dove a ogni angolo recesso sembra nascondersi lo spirito di Rebecca, la prima moglie di Maxim.
Per la giovane sposa ha inizio una sorta di incubo, tutto sembra ricordarle la donna, la stanza dove lei ha dormito, gli oggetti che lei ha custodito, tutto le ricorda Rebecca, lei è sempre lì, presente, un fantasma che distrugge la sua quiete e il suo sistema nervoso.
A poco a poco nell’anima della ragazza comincia a crescere un turbamento sempre maggiore, un insicurezza tale, esasperata anche dalla presenza della governante tanto legata a Rebecca e che non perde un’occasione per mettere in mostra questo attaccamento verso la defunta signora De Winter, che la porta quasi sull’orlo della follia.
Nella sua mente comincia a insinuarsi l’idea che Rebecca era una donna perfetta, una donna inarrivabile, l’unica donna che suo marito abbia mai amato e che ama tuttora…comincia a idealizzarla, ogni giorno sempre di più…ma la verità verrà fuori ben presto, una verità amara, cruda, una verità che ci fa comprendere come molto spesso l’insicurezza che proviamo nei confronti di noi stessi ci porta a demonizzare troppo noi stessi e a incensare troppo gli altri…
Avevo già visionato anni fa il film di Alfred Hitchcock, uno dei massimi capolavori del grande cineasta, un film carico di suspense recitato divinamente dai due grandissimi attori protagonisti, un giovane Laurence Oliver, all’epoca nel culmine della sua bellezza e del suo fascino e una giovanissima ed eterea Jane Fontaine e devo dire che il romanzo non è assolutamente da meno(di solito rimango delusa dai romanzi da cui vengono tratti dei veri capolavori cinematografici, mi viene in mente “Shining” di Stephen King ma anche “Picnic a Hanging Rock” di Joan Lindsay), un thriller/noir con un leggerissimo tocco di gotico, un romanzo affascinante, oscuro, misterioso come lo scenario in cui è ambientato, il maniero di Menderley e i suoi reconditi segreti.
E’ un romanzo molto descrittivo, l’oscura casa con i suoi lunghi e bui corridoi, i timori, le insicurezze, la gelosia che colpisce l’animo della giovane signora De Winter, la freddezza della governante, l’insofferenza del signor De Winter, la prima moglie Rebecca, una presenza misteriosa, silenziosa, ossessiva…tutto è raccontato dalla Du Maurier con grande maestria e grande sensibilità.
E grande maestria ha dimostrato la Du Maurier anche nel creare una storia intrigante e affascinante dove amore, odio, gelosia, morte, dolore, rabbia, paura si mescolano indissolubilmente tra di loro.
Un’unica cosa non mi è piaciuta rispetto al film, il finale, in questo caso piuttosto deludente mentre nel film pieno di pathos(anche la figura della signora Danvers viene maggiormente messa in risalto da Hitchcock), ma sono davvero delle bazzecole in confronto a un romanzo semplicemente meraviglioso, un romanzo dove passato e presente si intrecciano inesorabilmente(come spesso accade anche nella vita di ognuno di noi), che un’autentica opera d’arte che attrae il lettore e lo tiene incollato alla lettura pagina dopo pagina grazie anche a una scrittura elegante e raffinata.
Una perla rara da non lasciarsi assolutamente sfuggire, una lettura intensa e viscerale che ti mozza quasi il fiato.
Consigliatissimo, così come lo splendido film di Hitchcock.

Voto : 9
 
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view post Posted on 13/10/2014, 23:51
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Sapiente Malizioso
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Non ho letto il commento (ho paura di eventuali spoiler) ma sono molto interessato a questo romanzo! :)
Il tuo giudizio comunque è assai esplicativo :D
 
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Amélie Verne
view post Posted on 14/10/2014, 16:42




Penso sarà il prossimo che leggerò della Du Maurier! grazie Simoooo (pure a me basta vedere quel 9) :)
 
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2 replies since 13/10/2014, 12:57   47 views
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