DOPPIO SOGNO, Arthur Schnitzler

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view post Posted on 17/1/2015, 16:15
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Lascia ch'io pianga, mia cruda sorte, e che sospiri la libertà
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DOPPIO SOGNO


Autore : Arthur Schnitzler
Data di edizione : 1926
Genere : Racconto
Lingua originale : tedesco
Ambientazione : Vienna, fine secolo XIX
Protagonisti : Fridolin
Coprotagonisti : Albertine

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“E nessun sogno-aggiunse lui con un lieve sospiro-è soltanto un sogno.”

“La vita è un sogno, nient’altro che un sogno”. E’ una delle frasi più celebri di Miranda, la celebre protagonista del meraviglioso film “Picnic a Hanging Rock” di Peter Weir.
La vita è un sogno, o perlomeno a volte si vorrebbe che fosse così…
Ho davanti ai miei occhi l’immagine di una bambina che legge ad alta voce una favola; la sua voce pian piano si affievolisce, il sonno ha il sopravvento su di lei e la piccola si addormenta, sperando che la notte le porti un bel sogno.
E’ sera. Un uomo spegne una luce, chiude la porta e si avvia verso una camera matrimoniale dove ad aspettarlo c’è una donna, pronta a condividere con lui il talamo nuziale.
Un rituale che accade spesso in molte famiglie, ma quella è una sera particolare per Friedolin, un giovane medico appartenente all’alta borghesia viennese…non sa che quella è una sera diversa da tutte le altre, diversa per lui e per sua moglie Albertine.
Entrambi sono presi dai ricordi, dalle emozioni e sensazioni di un ballo in maschera a cui hanno partecipato il giorno prima e in cui entrambi si sono ritrovati ad avere rapporti con estranei.
Sembra un normale scambio di opinioni tra loro, un semplice scambio di impressioni ed emozioni suscitate da quegli incontri, senonché all’improvviso viene fuori il tradimento di Albertine con un giovane marinaio danese.
Questa confessione scatena in Fridolin un profondo turbamento, caratterizzato da una serie di strani e onirici avvenimenti che avvengono nel corso di quella stessa notte, mentre il giovane medico sin reca in visita a un suo paziente gravemente malato…
Questo breve racconto ha ispirato Stanley Kubrick per il suo ultimo capolavoro, “Eyes Wide Shut”. Protagonista del breve racconto è la crisi di una giovane e ricca coppia, una crisi opprimente, ambigua, progressiva.
Un racconto tanti particolare quanto bello, un racconto introspettivo, poetico, pieno di filosofia e onirismo, suggestivo, così come onirica e suggestiva è tutta la storia, in perenne bilico tra sogno e realtà. La scena finale è bellissima nella sua semplicità e, allo stesso tempo, nella sua solennità.
Un’opera magistrale, un viaggio tra i pensieri di un uomo e di una donna, uniti nella vita ma inesorabilmente separati nell’intimo… questo racconto è un raro esempio di due arti, letteratura e cinema, che si sono incontrati e si sono perfettamente fusi in un meraviglioso idillio.
Consigliatissimo.

“Si rese conto di nuovo che tutto quell’ordine, quell’armonia, quella sicurezza della sua esistenza non erano che apparenza e menzogna…”



Voto : 8.5
 
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