DEAD STORY, Suneel Tripuraneni

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view post Posted on 7/2/2017, 21:33
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Sapiente Malizioso
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"Dead Story" (2017, CILE/USA) di Suneel Tripuraneni
Kelsey Deanne (Anne), Chase Austin (Harold), Sheril Rodgers (Martha)

Un servizio televisivo mostra come in un isolato ranch texano sin dal 1914 si ripetano morti inspiegabili.
Harold e Anne, novelli sposi, si trasferiscono in una bella casa immersa in uno scenario bucolico. La prima sera invitano una coppia di amici a cena e uno di loro, Neil, racconta come la casa sia stata lo scenario di un cruento omicidio qualche anno prima. Harold ha un lavoro molto impegnativo e lascia a casa tutto il giorno Anne la quale, forse suggestionata dalla storiella di Neil, comincia a vedere il fantasma di una ragazza. A peggiorare la situazione c’è la madre di Harold, Martha, che, per usare un eufemismo, non prova molta simpatia per Anne


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Il titolo sembra tanto quello di uno di quei favolosi film honkonghesi della new wave anni ’90 ma in questo caso non abbiamo a che fare con un crime movie bensì con un indie horror movie, ovvero un orrorino indipendente a basso budget. La firma in calce al poster cinematografico è quella dell’indiano Suneel Tripuraneni, alla sua prima assoluta in terra americana, che qui si da anche al montaggio e alla produzione. Sceneggiatore, attori e maggior parte delle maestranze sono invece stelle e strisce. Il film è costruito sull’attesa di qualcosa che lo spettatore sa che dovrà accadere; l’incedere è piuttosto compassato ed è la musica coi suoi sbalzi, come si usa nell’horror moderno, a dettare i tempi suggerendo anticipatamente i momenti di spavento e quelli di tranquillità domestica. La solitaria protagonista pare sempre sia costantemente spiata viste le infinite inquadrature in soggettiva da parte del regista; infatti l’apparizione fantasmagorica, di bianco vestita come Sadako/Sumire ha insegnato, fa presto la sua comparsa e sarà alquanto complicato disfarsene. Cosa voglia l’apparizione da Anne è fin troppo chiaro e l’arrivo dell’odiosa Martha alla casa accelererà gli eventi portando a un finale che ricorda da abbastanza vicino quello di ”Blair Witch Project”. Cosa dire di un prodotto del genere? Di sicuro la pellicola è dignitosa e oneste le prove attoriali; riesce a regalare un paio di spaventi non male, grazie anche all’eccellente lavoro del trucco sull’impressionante volto del fantasma. Certo, il fantasma in questione sa di “già visto” (e forse viene mostrato troppo), come anche l’andazzo generale e la consueta ingerenza degli sbalzi musicali “ad hoc”, però sicuramente si lascia guardare ed è di breve durata. Attendo il regista a una seconda prova nel medesimo campo e con un budget più elevato. Senza infamia e senza lode.

VOTO 6
 
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Amélie Verne
view post Posted on 12/2/2017, 12:19




Penso che una visione la meriti, me lo segno! ^_^
 
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1 replies since 7/2/2017, 21:33   42 views
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