JERUZALEM, Doron e Yoav Paz

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view post Posted on 23/8/2016, 12:01
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Sapiente Malizioso
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"JeruZalem" (ISR, 2015) di Yoav e Doron Paz
Danielle Jadelyn (Sarah), Yael Grobglas (Rachel), Yon Tumarkin (Kevin)


Ci sono ricascato, seppure inconsapevolmente. C'è un genere che detesto il quale ormai dovrebbe essere morto e sepolto, il Found Footage! Avete presente quel genere di pellicola nella quale viene trovato un filmato e questo rappresenta il film che andrete a vedere?
Oppure c'è un personaggio del film che riprende tutto quello che accade magari perché è una vacanza e vuole postare tutto sul suo profilo Facebook? Avete presente quelle immagini ballonzolanti che per lunghi tratti non vi permettono di capire bene quello che accade procurandovi conati di vomito?
Ecco, quello è un "Found Footage". Tutto iniziò con "Blair Witch Project", successone astronomico realizzato con due euro di spesa (stava lì la forza di questo tipo di pellicole, budget irrisorio e grossi incassi), seguirono cosine non male come "Rec" o "Cloverfield" o l'ottimo "Chronicle" e cose meno buone tipo " Paranormal Activity" o "Necropolis" ma le ultime derive, che permettono a chiunque di girare una pellicola con una camera a mano, nascondono prodotti di livello che definirei "infimo" (qualcuno ha nominato "In darkness we fall"?). Eccomi quindi, debitamente attirato dalla breve sinossi, pronto alla visione di "JeruZalem", opera israeliana diretta dai fratelli Paz che promette demoni e zombi :rolleyes:


Bella locandnina, eh? ^_^


Nel prologo della pellicola ci viene raccontato di come le porte dell'inferno siano tre e una di queste si troverebbe in Israele. Segue un filmato nel quale viene mostrata una donna che sarebbe risorta a tre giorni dalla morte, ella, non potendo essere guarita da tre esponenti di religioni diverse, viene soppressa mentre si trasforma in demone volante.
Una coppia di ragazze americane (di origine ebrea) decide di trascorrere le vacanze a Tel Aviv; durante il viaggio aereo fanno amicizia con un ragazzo, Kevin, che le invita a trascorrere qualche giorno a Gerusalemme; le due accettano. Il posto sembra molto bello e le distrazioni (fumo, alcool, locali) non mancano, solo che il tutto sta per precipitare in coincidenza con il giorno dello Yom Kippur (giorno dell'espiazione).


Non saprei da dove cominciare: ho letto varie recensioni piuttosto positive e non mi capacito del come sia possibile! La trama è risibile non possiede alcuna profondità, i protagonisti sono privi di spessore, la tensione è nulla e gli agognati "mostri" assenti ingiustificati.
La trovata più aberrante risiede nel fatto che la protagonista, Sarah, se ne sta per tutto il film con indosso i Google Glass! Infatti è attraverso il suo punto di vista (il famigerato POV) che lo spettatore segue l'intero svolgimento della vicenda. Io mi domando: ma perché? Che disgustoso esperimento di marketing è mai questo? Perchè una tizia dovrebbe andare in vacanza in Israele e stare tutto il tempo con degli occhiali di quel tipo (a metà film sarà costretta a indossarli poiché i suoi occhiali da vista verranno smarriti). Come non bastasse ciò le ragazze sono lo stereotipo più stereotipo della storia degli stereotipi: frivole, sciocche e di facili costumi. Le due arrivano a Gerusalemme e la loro prima preoccupazione è trovare da fumare "qualcosa di buono", la seconda bere, la terza andare in un locale a divertirsi, la quarta fare sesso, l'una con un autoctono (anch'esso stereotipatissimo e viscido come pochi al mondo), l'altra (Sarah) con Kevin. Un quadretto desolante a dir poco. Senza contare perle tipo: "Abbiamo visto quasi tutto di Gerusalemme, andiamo a Tel Aviv domani" (questo dopo due giorni di cui il primo passato interamente nell'ostello e per locali) Questo simpatico andazzo prosegue fino a metà, ho scritto proprio metà, pellicola. Quando le bocche dell'inferno si aprono dando inizio all'apocalisse mostruosa ci si aspetterebbero finalmente le scene paurose e i demoni dell'inferno invece assisistiamo a una precipitosa fuga per le vie di Gerusalemme a una tappa nel locale manicomio e a una ricerca di una via di fuga attraverso cunicoli nel sottosuolo. Ogni tanto v'è l'apparizione di una figura alata o di un gigante sullo sfondo. Delusione assoluta. Voglio tacere del finale scontato e sciocco perché voglio mantenere un briciolo di clemenza. Il Found Footage è e dovrebbe essere morto e sepolto, quest'opera ne è il fulgido esempio. Se hai un budget basso e quindi non puoi disporre di effetti speciali rilevanti devi per forza di cose produrre qualcosa di molto teso e ingegnoso o sorprendente; NON è il caso di "JeruZalem". Potrebbe addirittura arrivare nei nostri cinema a fine agosto, rabbrividisco! Per me è bocciato senza appello (non capisco come Davide Pulici possa salvarlo dalle pagine di Nocturno :batman.gif: )

VOTO 4,5
 
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