| Nessuna parola scritta o detta a voce può essere di conforto in una simile situazione. Purtroppo so per esperienza come ci si senta, sembra che la tua vita non ti appartenga più, che tutto il mondo che ti eri creato, per il quale avevi lottato tutta una vita si stia sbriciolando sotto i tuoi piedi, facendoti precipitare in un baratro senza fine. Ti senti solo, triste, incazzato con la vita che ti ha voltato le spalle…purtroppo non c’è rimedio a un simile dolore, non c'è nulla che possa aiutarti a uscirne fuori se non il tempo che pian piano lenisce ogni ferita. L'’unica cosa che si può fare è imparare a conviverci con il dolore, so che la sua vita non sarà più la stessa, ma deve trovare dentro di se la forza e la volontà di reagire, di andare avanti, di continuare la sua vita, anche se non sarà mai più la stessa. Le uniche parole che mi sento di donargli sono quelle di Charles Peguy, parole che ho fatto incidere sulla tomba di mio padre e che, ogni volta che vado a trovarlo, mi danno quel minimo di conforto, quella consapevolezza che, ovunque lui sia, è sempre accanto a me, mi segue ogni giorno e continua a sorridermi come faceva un tempo.
La morte non è niente
La morte non è niente, io sono solo andato nella stanza accanto. Io sono io. Voi siete voi. Ciò che ero per voi lo sono sempre. Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlatemi come mi avete sempre parlato. Non usate mai un tono diverso. Non abbiate un'aria solenne o triste. Continuate a ridere di ciò che ci faceva ridere insieme. Sorridete, pensate a me, pregate per me. Che il mio nome sia pronunciato in casa come lo è sempre stato. Senza alcuna enfasi, senza alcuna ombra di tristezza. La vita ha il significato di sempre. Il filo non è spezzato. Perchè dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perchè sono fuori dalla vostra vista? Io non sono lontano, sono solo dall'altro lato del cammino
|