WORLD WAR Z, Marc Foster

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view post Posted on 18/7/2013, 02:17
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Sapiente Malizioso
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"World War Z" (USA/MALTA, 2013) di Marc Foster
Brad Pitt (Gerry Lane), Mireille Enos (Karen Lane), Daniella Kertesz (Segen), Fana Mokoena (Thierry Umutoni, sottosegretario N.U.), James Badge Dale (capitano Speke), Elyes Gabel (Fassbach, il virologo), Ludi Boeken (Jurgen Warmbrunn, capo del Mossad), Pierfrancesco Favino ( dottore capo OMS), Moritz Bleibtreu (dottore OMS)



Non ho letto il romanzo di Max Brooks, ma so che la pellicola gli si rifà solo nell’idea, prendendo una strada differente. Questo per mettere subito in chiaro che il commento risultante sarà solamente su quanto visto, senza alcun riferimento al materiale di provenienza. La trama è presto raccontata: Gerry Lane, ex agente delle Nazioni Unite, vive con la sua famigliola felice in quel di Filadelfia; nel bel mezzo di una giornata qualsiasi (anche se i notiziari televisivi mostrano un mondo in condizioni sempre peggiori), si scatena il caos per le vie della città; quello che all’inizio appare poco chiaro, improvvisamente assume i contorni di un incubo a occhi aperti: una massa inarrestabile di zombie ha invaso le strade e niente pare riuscire a fermarli. Mentre Gerry si affanna per trarre in salvo moglie e figlioletta, giunge una telefonata dalle Nazioni Unite; in cambio del suo aiuto, la sua famiglia sarà al sicuro. Gerry accetta riluttante; dovrà investigare sull’accaduto e tentare di trovare un rimedio che arresti l’infezione che si è velocemente diffusa in tutto il mondo. Il suo viaggio lo vedrà, sfrontato protagonista, visitare Corea del Sud, Israele e Galles.

Ovviamente le aspettative, quantomeno da parte mia, riguardo un nuovo film con protagonisti attesi (la Z nel titolo) i celeberrimi morti viventi, non potevano che essere alte.
La mia speranza s’è subito scontrata con un paio di dati di fatto: il film rientra nella categoria “blockbuster” (è costato 190 milioni di dollari) ed in virtù di ciò era ovvio non potesse presentare scene troppo sanguinolente; infatti sangue e sventramenti sono completamente assenti e ciò che sarebbe stato auspicabile resta una chimera. Il secondo elemento è rappresentato dalla scelta del regista che lascia alquanto perplessi; si tratta di Marc Foster, ovvero colui che aveva girato il buon “Quantum of Solace”, ma anche gli indecenti “Machine gun preacher”, “Il cacciatore di aquiloni” e “Stay - Nel labirinto della mente”. Che cosa ne sarebbe potuto venire fuori? Ve lo racconto subito!
I clichè del “mainstream” sono presenti in quantità: la stucchevole famigliola felice; il bellone duro, invincibile e senza macchia; gli Stati Uniti salvatori del mondo, militari infallibili e detentori della verità assoluta. Tutto ciò però non inficia troppo il risultato complessivo; fortunatamente l’odiosa famigliola di Brad, dopo una ventina di minuti, viene parcheggiata sullo sfondo e questo permette di assottigliare il lato emotivo della vicenda, fatto che mi pare pregevole. Un altro aspetto positivo è che i non – morti, vengono chiamati col loro nome e si uccidono sparandogli in testa; quindi corretta ed apprezzabile accettazione dei dettami di chi il genere lo ha creato. La trovata dello zombi “sciame”, entità indistinta, attirata dal rumore, è originale anche se penalizza l’iconografia classica del morto vivente. Infatti la pellicola si articola, tolta la parte conclusiva, come un videogame d’azione, in cui “seek and destroy” è la parola d’ordine, a discapito delle agognate scene splatter. Nel finale è presente una gradevole scena ospedaliera che ricorda “...E tu vivrai nel terrore! L'aldilà” di Fulci, ma anche il celebre video game “Resident Evil”.
La sceneggiatura ha lavorato benino anche se la soluzione finale potrebbe essere discutibile; la regia non è nulla di fenomenale e ci regala moltissime inquadrature su un onesto Brad Pitt (d’altronde lui è l’attrazione ed è pure tra i produttori); il montaggio è concitato (soprattutto nelle sequenze in Israele) e aiuta a tenere l’interesse desto. Nonostante diverse inverosimiglianze disseminate qua e là (tanto per portare un esempio: o l’aereo è atterrato, guarda il caso, vicino all’ospedale gallese, oppure, se atterrato distante, ci sono dovuti arrivare a piedi; in ambo i casi ipotesi poco realistica), tenderei ad adottare una misurata indulgenza. Forse avrei girato una scena in notturna di meno; quelle presenti non sono per niente suggestive, non inquietano e non rendono giustizia alla fotografia composta ed elegante del rinomato Robert Richardson.
C’è un tentativo, leggero e poco incisivo, di affrontare le tematiche dell’ecologia e dell’etica; si sarebbe potuto eliminarlo del tutto, trattato così non ha molto senso.
La nota di demerito più pungente va alla macchina da presa epilettica che, evidentemente, ancora qualcuno si ostina a ritenere “cool”; no, non lo è, è solo fastidiosa e stordente.
I fans dei film di zombi non saranno felicissimi, non aggiunge nulla al genere ed è limitatissima la parte splatter, però è un “action” (no, non fa paura) godibile da tutti gli altri.

VOTO 6,5

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Edited by LordDunsany - 23/7/2013, 03:08
 
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Amélie Verne
view post Posted on 18/7/2013, 10:04




Vorrei vederlo anch'io... Anche per me le aspettative ci sarebbero...
Peccato però... avrei preferito fosse un po' più horror e un po' meno thriller :) E peccato anche per i soliti, banali, estenuanti, luoghi comuni (se c'è una cosa che non sopporto sono proprio quelli!!!) :P
 
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1 replies since 18/7/2013, 02:17   34 views
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