Posts written by lucrezianoin

view post Posted: 19/11/2010, 16:52 COMING SOON - Uscite nelle sale
Porco Rosso al cinema? *__*
Ce l'ho in dvd ma potrei effettivamente andare a rivedermelo
view post Posted: 17/11/2010, 16:54 : D ohhh - Welcome
Grazie mille per il benvenuto : D
view post Posted: 6/11/2010, 22:38 Sherlock - Telefilms Addicted
SHERLOCK di Moffat

2010

image

Sherlock Holmes. Tutto lo conosciamo. C'è chi lo ama, c'è chi lo odia. Chi è un purista o chi conosce solo il film del 2009. Chi sa a memoria ogni libro ed ogni frase e chi ha passato l'infanzia davanti alla meravigliosa interpretazione di Jeremy Brett.
Ma in un modo o nell'altro tutti sappiamo chi è questo famigerato Sherlock Holmes.
Ed ancora, la BBC ci presenta una nuova serie dedicata a lui uscita proprio quest'anno e di soli tre episodi (dalla lunghezza di tre brevi film, però!).

Cosa c'è di nuovo?
Tutto.
Sherlock, della BBC, è ambientato nella Londra del 2010 e ci ripropone dei casi completamente nuovi. L'inizio di questi casi ci ricorderà sicuramente, a noi lettori, ciò che scriveva Doyle ma pian piano vedremo che la strada ci porta in direzioni diverse. Non ho nulla contro i casi di Doyle, anzi!, ma ero stanca di vedere mille interpretazioni cinematografiche degli stessi casi.
I casi di questa serie sono credibili, sembrano proprio firmati Doyle e ammiccano ai lettori di Sherlock Holmes con brevi citazioni deliziose.
Abbiamo poi, tra i notevoli pregi, John Watson. Sì, lui è già un pregio di suo perché per la prima volta è un personaggio a tutto tondo, un vero e proprio protagonista che non ha nulla del passivo che a volte la televisione ci forniva in vecchie serie. E voi direte: Uno Sherlock Holmes al giorno d'oggi, come è possibile?
E' possibile.
Credo che Sherlock sia caratterizzato con la maestria che è stata riservata poi a tutti i personaggi, da Moriarty a Lestrade (ed ovviamente Watson). Non si può non amare Sherlock e non provare l'irritazione che si prova per lui anche leggendo i libri. Sì, è più giovane, il tutto è più giovane ma va bene così perché attira facilmente anche un pubblico che non conosce Sherlock Holmes o non lo ama.
Porto ad esempio la mia cara sorella che prova un enorme astio per Sherlock Holmes (forse a causa della mia smisurata passione?) ma che ha amato questa serie quasi più di me.
Perché?
Dirò solo un nome: Moffat. Chi di voi conosce Doctor Who conosce anche Moffat ma per tutti gli altri mi basterà dirvi che è un mostro dell'immaginazione e della suspance, un maestro dei colpi di scena più inquietanti.

Per concludere io consiglio questo telefilm a chiunque. Grandi, piccoli, amanti o no di Sherlock Holmes.
L'unico difetto è che finisce troppo presto : (

Se non vi fidate della mia recensione, inoltre, vi linko anche quella di Serialmente!
view post Posted: 6/11/2010, 16:53 Leggende di re Artù - Mythos
Ed ora Le figlie di Igraine.
MORGAUSE
(anche qui ho tagliato un po')
Morgause, conosciuta in opere precedenti con il nome di Anna, è la sorellastra di Artù.
Le prime volte che appare nella leggenda, in Historia Regum Britanniae (Geoffrey di Monmouth) è sua sorella legittima, figlia di Uther Pendragon e Igraine. Uther la da in sposa a re Lot e da lui ha due figli: Mordred e Walgan (=Gawain).
In Historia Regum Britanniae si parla anche di Hoel, figlio della sorella di Artù dal Dubricius ma non è noto se si tratta sempre di Anna Morgause o di un'altra sorella.
In ogni caso, Morgause è la prima delle sorella di Artù che viene nominata e che ha un ruolo nelle leggende.
Successivamente nel Lancelot-Grail Morgause è figlia di Igraine e Gorlois e sorella di Morgana. Ha da Artù un figlio perché nessuno dei due era a conoscenza della reciproca parentela: Mordred. Da re Lot invece ha i figli Gawain, Gaheris, Gareth ed Agravaine.
Nei romanzi cavallereschi di Chrétien de Troyes ha anche una figlia: Clarissant.
In Morte d'Arthur, Morgause è sorella di Elaine e Morgana e, come al solito, sorellastra di Artù che ignara della parentela concepisce Mordred. Anche qui Morgause ha quattro figli, oltre a Mordred: Gawain, Gaheris, Agravaine e Gareth, il più puro di tutti. Come nel Lancelot-Grail, re Lot viene ucciso da Pellinore e l'uccisione da origine ad una faida che continua quando, in un torneo, Gawain uccide Pellinore.
Successivamente Morgause diverrà l'amante di Lamorak, il figlio di Pellinore, con l'intenzione di sposarlo ma Gaheris, che li sorprende a letto assieme, uccide la madre che è colpevole di aver dormito con il figlio dell'assassino di loro padre Lot. Dopo aver tagliato la testa a Morgause, Gaheris accusa Lamorak dell'assassinio ed i suoi fratelli partono all'uccisione dell'uomo.
view post Posted: 6/11/2010, 07:29 RE PER SEMPRE - Autori Stranieri
Guarda, anch'io pensavo fosse per ragazzi, ma non mi pare in realtà. Almeno sopra non ho notato nulla.
In ogni caso io leggo anche facilmente libri su ragazzi se sono su re Artù (es. gerald Morris XD sono fantastici). Arthur è un bimbo ma solo nel primo perché nei successivi cresce a diciottenne.

Io AMO leggere libri in inglese <3
Il mio vero problema sono le finanze quindi mi sono imposta: Mai comprare più di quattro libri inglesi all'anno da amazon. E quest'anno ne ho già presi due : ( (e la mia lista di libri da prendere è coooosì lunga)
view post Posted: 5/11/2010, 20:31 Leggende di re Artù - Mythos
Ecco un breve elenco dei personaggi protagonisti delle leggende. Ho tentato di metterli in ordine di importanza, dove per importanza intendo la quantità di testi in cui appaiono.

Re ARTU'
GINEVRA
MERLINO
GAWAIN
MORDRED
UTHER
IGRAINE
PARSIFAL
TRISTANO
ISOTTA
MORGAUSE
BEDIVERE
KAY
MORGANA
LANCILLOTTO
YWAIN
ELAINE
GARETH
AGRAVAINE
GAHERIS
PELLINORE
LYNETTE
GALAHAD
BORS
LAMORAK
DINADAN
TOR
LYONESSE

Non sapendo da dove iniziare ho deciso di partire dai personaggi maschili, i cosiddetti "vecchi" pilastri delle leggende.
Inizio quindi da coloro che per primi appaiono e no, non partirò da Artù, ma da Kay.
Copiando direttamente dal mio sito perché sono pigra.

KAY
Appare per la prima volta in Historia Regum Britanniae nella quale è uno dei soldati ed ufficiali di Artù. Kay (Caius), il cerimoniere, appare spesso associato a Bedivere ed i due, assieme ad Artù, vanno ad uccidere il gigante di Mont Saint Michel. Artù lo nomina conte di Anjou.
Nella tradizione gallese, in Culhwch and Olwen, Kay è un guerriero onorevole che sì è spesso una malalingua o si vanta spesso ma ha motivi per farlo perché è molto abile. Viaggia con Bedivere ed è fondamentale nella trama.
In Chrétien de Troyes Kay appare come siniscalco del re ed assume il tipo ruolo di malalingua e sbeffeggiatore. E' una figura abbastanza negativa, violenta, pronta spesso a criticare e che si contrappone ai giusti e puri Lancillotto, Gawain ed Ywain.
In Morte d'Arthur (Thomas Malory) Kay è il figlio di sir Ector e fratellastro adottivo di Artù. I due crescono assieme e Kay, quando Artù prende la spada, tenta di arrogarsi il diritto di diventare re ma subito dice la verità e Artù viene fatto re. Kay è il siniscalco di Camelot, su promessa di Ector e favore chiesto ad Artù. Kay lascia raramente il castello e non è un favoloso combattente.
In I romanzi della tavola rotonda (una rivisitazione del Lancelot-Graal creata da Jacques Boulenger) viene ripresa la figura di Kay della Morte d'Arthur. Artù quasi permette a Gawain ed i suoi fratelli di lasciare la tavola rotonda pur di proteggere Kay perché il re ha promesso ad Ector di non abbandonare mai Kay anche se lui si comporterà male. Kay da soprannomi a molti cavalieri e chiama Sagramore il morto di fame a causa di una sua malattia. Non è particolarmente abile nelle armi ma si propone come salvatore di Ginevra quando questa viene accusata di essere una falsa Ginevra.

(Ho tolto alcune parti o diveniva troppo lungo : D)

Edited by Lucrezia-Noin - 6/11/2010, 16:50
view post Posted: 5/11/2010, 20:29 RE PER SEMPRE - Autori Stranieri
RE PER SEMPRE di Cochran Molly e Murphy Warren

1992

image

Il primo libro della serie (e purtroppo l'unico tradotto in italiano) tratta di un agente dell'FBI, Hal, che è tormentato dagli incubi del suo ultimo caso finito con la morte di un bambino, dopo il quale ha deciso di affogarsi nell'alcool. Contemporaneamente il giovane Arthur, con la zia-madre adottiva Emily, trova una strana coppa calda al tocco e che cura ogni ferita. Ancora, in un manicomio in Inghilterra, Le vicende dei tre proseguono fino a congiungersi.
Hal, per caso, finirà proprio in Inghilterra dove incontrerà il signor Taliesin che lo porterà ad una proprietà in cui si dice ci fosse l'antica Camelot. Proprio quell'antico rudere è stato da poco ereditato da Arthur che ora è in fuga con la zia perché gli uomini di Saladin stanno tentando a tutti i costi di recuperare il calice.
La storia è affascinante.
Non posso posso parlare della storia del Graal altrimenti vi anticiperei troppo, ma lasciate che vi dica che questo è il primo libro che mi dipinge una storia dal suo ritrovamento/nascita fino a re Artù. Razionalmente (con le regole dei fantasy) il Graal assume un'atmosfera ben più inquietante della coppa cristiana (ma passa anche per le mani di Cristo) e diventa quindi un oggetto proveniente dal cielo ai tempi dei babilonesi e capace di guarire e dare l'immortalità.
I personaggi sono meravigliosi. Hal, che in realtà altri non è che Galahad reincarnato, è l'Hal di tutti noi. Un uomo disilluso e completamente perso, pieno di amarezza ed in cerca di qualcosa che non sa definire.
Anche Arthur, reincarnazione di re Artù, è un bambino a tutto tondo, con il carattere di un bambino ma anche la scintilla di gravità che probabilmente gli apparteneva da re. Merlino (alias Taliesin) è un vecchio mago che tenta di fare la cosa giusta, ma anche lui, come Saladin, è attirato dal potere del Graal.
Non ci sono personaggi piatti, sono tutti molto vivi, tutti fanno quello che possono e non sempre è la cosa giusta perché non ci sono risposte corrette.
Saladin è un cattivo per eccellenza. E con questo non intendo che è uno dei tipici cattivi senza spessore, anzi, è probabilmente un personaggio che non si riesce ad odiare per quanto crudele sia, perché ha dei motivi, hai dei tormenti e forse non lo si può approvare, ma lo si può almeno in parte comprendere.
Stranamente, essendo io un'amante di Galahad, il mio personaggio preferito non è Hal (anche se ci va vicino) ma Emily.
Emily Blessing è la zia di Arthur e donna che deve occuparsi del bimbo ed è quindi costretta a lasciare la sua brillante carriera di ricercatrice chimica. Forse è perché come scienziata mi sento affine a lei, ma la capisco perfettamente. E capisco il suo umanissimo bisogno di razionalizzare e di voler a tutti i costi apparire brutta. La adoro.
L'unico difetto che, a parer mio, possiede il libro è il fatto di essere un'introduzione. Il libro in sé è una bella storia ma si vede perfettamente che è stata scritta con l'intento di dover leggere un seguito cosa che non si può fare se non comprandolo in inglese da amazon.
In ogni caso gli do un ottimo voto.
view post Posted: 5/11/2010, 20:27 Queen of Camelot - Autori Stranieri
QUEEN OF CAMELOT di Nancy McKenzie

2002

image

Queen of Camelot inizia con furore.
Ecco in breve la trama con qualche spoiler.
La giovane Ginevra nasce provocando così la morte della madre Elen e viene allevata solamente dal padre che la adora e la lascia libera come se fosse un ragazzo. Successivamente il padre muore e Ginevra viene adottata da Pellinore e diventa amica della figlia Elaine che è gelosa della sua bellezza e del fatto che su di lei una strega ha fatto una potente profezia: Diverrà la donna più potente ed importante di tutte.
Il resto della storia la conosciamo. Quasi per un caso, Artù decide di prendere Ginevra in moglie, dopo la morte della prima moglie, portando Elaine, follemente innamorata di Artù, ad odiare Ginevra stessa.
Ma Artù non può giungere a portare la donna a Camelot e manda il fidato Lancillotto, uomo che molto tempo prima aveva inviato a Ginevra, su richiesta di Pellinore, un bellissimo cavallo. Tra Ginevra e Lancillotto è subito amore.
Ginevra però sposa Artù e subito si innamora di lui ed il re, un uomo gentile e d'onore, che sa dell'affetto tra Ginevra e Lancillotto e prova pena per loro, ma li ama così tanto che sa che i due non lo tradirebbero mai ed è così.
Il libro è in prima persona, dal punto di vista di Ginevra, e passa dal suo matrimonio al suo avanzare come donna sicura di sé. Tra i vari eventi raccontati ci sono il duello di Acclon ed Artù ordito da Morgana, la crudele Morgause e la storia con Lamorak, il rapimento di Melwas, una feroce lotta tra cristianesimo e paganesimo.

Ma passiamo alle mie opinioni.
Questo è un bel libro. Come ho detto, inizia con furore, dipingendoci una Ginevra diversa da ciò che ci aspettiamo. E' una Ginevra un po' timida, ma assolutamente sicura di cosa vuole dalla vita e non vuole divenire una moglie o una regina. Tra i difetti però c'è anche il fatto che il suo personaggio sembra oscillare tra un'improvvisa debolezza ed una forza di carattere che non credo siano dipinte molto bene. Ma potrebbe essere solo una mia impressione poiché essendo il libro in prima persona ci parla solo di lei.
I personaggi secondari inoltre sono dipinti splendidamente. Piano, solo se sono i "buoni".
Abbiamo uno dei miglior Artù che io abbia mai letto. E' gentile, è consapevole di ciò che gli accade intorno, combatte, lo vediamo battersi a duello, e scherza volentieri. E' così affascinante che nella lettura mi sono chiesta come facesse Ginevra ad amare più Lancillotto di lui. Ma anche Lancillotto è descritto a tutto tondo, penso che sia il personaggio più umano di tutti, così umano che notiamo bene i suoi difetti (tra cui la fin troppo zelante religiosità cristiana). Sempre tra i personaggi cosiddetti "buoni" abbiamo Mordred e Bedivere. Bedivere ci appare qui in tutta la sua interezza e non come capita spesso come solo un'ombra del personaggio Lancillotto. Qui invece ha un carattere proprio, è gentile, è un grande amico di Kay ed è un abile compositore di canzoni.
Mordred è, come lo conosciamo, il figlio di Morgause e Artù ed è freddo, ma solo all'esterno. Il Mordred di Queen of Camelot si discosta dal crudele ragazzo traditore che molti libri ci dipingono.
Questo Mordred è molto intelligente, viene profondamente amato da Artù e lo adora come il migliore dei figli potrebbe amare il migliore dei padri, è anche innamorato della regina, riprendendo la vecchia tradizione di Monmouth.
Ma ora passiamo ai difetti del libro e per parlarne passiamo anche ai personaggi "cattivi".
Il libro segue una binarità completa: abbiamo i buoni che amano tutti Ginevra, la adorano e le vogliono bene e sono dipinti con caratteristiche positive (anche se qualche difetto) e poi abbiamo i cattivi, che sono nemici di Ginevra e sono dei completi bastardi.
Abbiamo Morgause, terribile sorellastra di Artù, incestuosa, manipolatrice, odia il fratellastro al punto di sedurre il proprio figlio Gaheris per distruggerlo. Ha amanti da tutte le parti e persino i suoi figli la sopportano poco. E Morgana, perfida, malvagia, ingannatrice e con anche lei un bell'amante buttato lì, odiata dal marito Urien, e ben disposta a sbarazzarsi della figlioletta Morgaine quando questa, dopo essere stata violentata, ha più bisogno di lei.
Ed ancora, Elaine, vanitosa, capricciosa che giace con Lancillotto attraverso un inganno solo per vendicarsi contro Ginevra (e poi se lo sposa) e che mette contro Lancillotto e Ginevra il figlioletto Galahad, anche lui insopportabile e saccente.
Non c'è nemmeno un personaggio che abbia una dignità di caratteristiche positive e negative (forse a parte la madre di Elaine) e che non vada d'accordo con Ginevra. Ci troviamo di fronte ad una netta dualità, come ho detto.
E quindi a volte il libro cade nel tipico "sono bella e tutti mi amano, ma i cattivi mi odiano perché sono troppo buona" anche se solo raramente.
In generale il personaggio di Ginevra è molto intelligente (ho adorato la parte in cui si occupa delle truppe di Costantino) ed ha anche uno splendido rapporto con Artù (che non tradisce mai) e con Mordred.
Prima di chiudere parlerò solo di un altro difetto. Ho trovato al parte finale del libro, quella che tratta della morte di Morgause e di Agravaine e company che trovano Lancillotto e Ginevra assieme, troppo simile a quella de Il giorno Fatale (Mary Stewart). Come nel Giorno Fatale abbiamo un Mordred di cui Artù si fida, abbiamo un Artù che lascia Mordred come reggente, abbiamo un Mordred che per evitare la profezia è pronto ad uccidersi, un Agravaine terribile che scopre Lancillotto e Ginevra che leggono assieme una lettera, Mordred che non partecipa alla retata ma viene coinvolto mentre tenta di fermarla, Mordred che spia sui giovani cavalieri e così via. Questa cosa non mi è piaciuta, anche perché il libro è stato scritto molto dopo quello di Mary Stewart.

In ogni caso, per finire, trovo che sia stata una lettura molto piacevole. I fatti si succedono velocemente senza lasciar spazio a troppo sentimentalismi ed a parte qualche difettuccio Ginevra si rivela un ottimo personaggio, né troppo debole né troppo "maschiaccio".
Inoltre vale la pena di leggerlo anche solo per Bedivere ed Artù.
view post Posted: 5/11/2010, 19:13 : D ohhh - Welcome
Lo amo X3 infatti la prossima domanda sarebbe stata per i libri più vecchiotti. E' anche uno dei miei preferiti <3 non mi stanco mai di leggerlo.
E poi Morte d'Arthur è un classico <3 (e l'unico che ho trovato che tratta di una delle mie storie preferite: Gareth e Lynette. Peccato che non ci sia Ragnelle : ( )

Excalibur piace moltissimo anche a me : D infatti ho messo una recensione che scrissi tempo addietro. Però un po' mi annoiava quindi purtroppo non è il mio preferito X3
view post Posted: 5/11/2010, 18:41 : D ohhh - Welcome
: D grazie mille!

Che gioia incontrare un'altra appassionata <3
posso chiederti il libro moderno/contemporaneo preferito? ed il film? *domande classiche X°D*
view post Posted: 2/11/2010, 19:24 Merlin BBC (telefilm) - Telefilms Addicted
Non arrivarci XD

Però nutro grandi speranze per la nuova serie Camelot della Starz <3
view post Posted: 2/11/2010, 18:49 Merlin BBC (telefilm) - Telefilms Addicted
Sì, è tutto a caso.
Non è nemmeno una storia di formazione perché non mi pare che nessuno cresca, anzi, par si rimbecilliscano.
35 replies since 6/9/2003